Gli Stati generali del Mediterraneo a Gizzeria
3 minuti per la letturaGIZZERIA (CZ) – «Dopo decenni e decenni di chiacchiere penso sia un dovere morale per l’Italia e l’Europa realizzare il Ponte sullo Stretto per rispetto dei cittadini di Calabria e Sicilia che hanno gli stessi diritti alla mobilità, al lavoro e alla continuità territoriale che hanno tutti gli altri cittadini italiani e europei».
È risaputa e netta la posizione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sulla realizzazione dell’opera destinata a collegare la Calabria alla Sicilia. La ribadisce, intervenendo in collegamento telefonico, nella seconda giornata degli Stati Generali del Mediterraneo in corso di svolgimento a Gizzeria. Una querelle, quella del Ponte sullo Stretto di Messina ampiamente dibattuta da diversi decenni. Resterà da capire se dalle parole si passerà ai fatti concreti.
Salvini ha spiegato: «Il Ponte sullo Stretto va bene come una parte di un sistema: il ponte da solo non serve, tutto il resto senza ponte non serve». E quasi a voler sottolineare l’importanza di intervenire su tutta la rete infrastrutturale calabrese e del Mezzogiorno, il ministro alle infrastrutture ha detto: «Rfi sta lavorando sulla progettazione di ferrovie moderne e veloci tra Salerno e Reggio Calabria, abbiamo destinato tre miliardi per la statale 106 calabrese e stiamo lavorando sulla A2».
«Il Mediterraneo – ha aggiunto – deve divenire nuovamente luogo di cultura, di scambi, di bellezza e di vita; non di traffici illeciti e di sofferenza. Il Ponte da questo punto di vista sarà un simbolo. Il Ponte – ha proseguito – è già costato centinaia di milioni di euro agli italiani senza che si sia mossa una sola pietra. Sarà un’opera unica al mondo: tre chilometri e trecento metri a una sola campata». Salvini ha precisato: «Ci sarà un risparmio ambientale enorme, sia in termini di mancate emissioni di inquinamento nell’aria che nell’acqua. Sarà un’opera green». E a chi dice che il ponte non si può fare per le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, Salvini ha replicato: «Mi ribello a questa teoria. La ‘ndrangheta e la mafia ci sono, ma non in Calabria ed in Sicilia, bensì in Italia, in Europa e nel mondo. Il Ponte porterà lavoro e sviluppo che sono il vero antidoto alla mafia».
Sul tema delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata è intervenuto anche l’imprenditore Pippo Callipo che nello scorso mese di gennaio ha inoltrato allo sportello unico della Zes Calabria la richiesta di autorizzazione unica per il confezionamento di conserve alimentari nell’area industriale di Lamezia Terme, ottenendola in cinque giorni lavorativi. «Anche Lamezia – ha sottolineato Callipo – sarebbe un posto ad alto rischio. Io non ho avuto alcun problema. Ritengo che i problemi ce li creiamo noi quando cerchiamo strade alternative».
Il commissario della Zes Calabria Romano ha individuato nuove direttrici di sviluppo nel Mediterraneo. «Abbiamo delle prospettive eccezionali: la possibilità di individuare all’interno delle nostre Zes delle zone franche doganali intercluse. Sarebbe un grande risultato – ha detto Romano – se queste zone franche intercluse si mettessero in collegamento tra di loro, prima all’interno del nostro Paese e poi all’estero. Esiste la necessità di implementare gli investimenti con delle ricadute sul territorio inteso in senso lato, che non può essere più confinato in quello politico della Sicilia, della Calabria o della Campania, ma in quello geografico del Mediterraneo».
«La Calabria – ha evidenziato l’assessore regionale allo sviluppo economico Rosario Varì – ha una posizione strategica nel Mediterraneo. Spetta a noi sfruttare questa opportunità. Il governo regionale si sta adoperando per produrre crescita e sviluppo».
Negli “Stati Generali del Mediterraneo”, i cui lavori, moderati dalla giornalista Rai Giancarla Rondinelli, termineranno nella terza giornata odierna, il dialogo si è sviluppato tra esponenti istituzionali italiani e dei paesi ospiti (Egitto, Tunisia, Libia, Algeria, Iraq), imprenditori italiani ed esteri, rappresentanti del sistema bancario. L’attenzione si è focalizzata sulle risorse destinate al sostegno industriale, alle infrastrutture, al rapporto finanza/impresa, alle opportunità dell’intermodalità logistica, per accrescere il valore di un Mediterraneo allargato.
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