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L'hub in costruzione a Tiriolo

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A Tiriolo prende vita Pitagora il nuovo grande hub di Harmonic Innovation Group, realizzato su disegno dell’architetto Massimo Roj.


Fuori ci saranno i colori del sole (arancione), della terra (verde), del cielo e del mare (blu). Ci penserà la luce solare a creare effetti cangianti giocando con le travi (leggere) di alluminio dipinte con i tre colori. È il nuovo grande hub di Harmonic Innovation Group, chiamato “Pitagora”, in costruzione a Tiriolo di Catanzaro su disegno dell’architetto Massimo Roj.
L’abbiamo visitato con il presidente Pasqualino Scaramuzzino e il responsabile della comunicazione, Raffaele Del Monaco. Sarà pronto a marzo del 2025 e potrà ospitare il lavoro di circa 1200 persone. Saranno tecnici, ricercatori, addetti al marketing di tante start up e aziende dedite all’innovazione in tutti i campi. Insieme dovranno creare un ambiente di scambio e confronto per produrre idee e cose sempre nuove.

Per questo gli spazi (salvo eccezioni) saranno aperti, per questo ci saranno enormi ambienti comuni in cui l’interno si mischierà anche con l’esterno, con i tanti che verranno a parlare, vedere, confrontarsi. Per questo mensa e asilo nido saranno aperti anche al territorio. “Pitagorà” dovrà essere un “fertilizzatore” positivo dell’ambiente circostante.

L’HUB PITAGORA DI HARMONIC INNOVATION GROUP DI TIRIOLO

È un “fertilizzatore” sostenibile e assolutamente attento all’ambiente.
Il nuovo hub, infatti, parte dalla profonda ristrutturazione di un palazzo della Tim dismesso. Quasi abbandonato: «Una delle prime cose da fare – spiega Scaramuzzino – è stata bonificare la struttura che era piena di Eternit e, quindi, molto pericolosa per la salute». Al posto dell’Eternit si vedono controsoffiti di legno, ma dove era possibile, materiali innocui come i tasselli quadrati che formano i pavimenti o le lastre di marmo delle scale e dei corrimano, sono stati tolti e ripuliti (mentre sotto venivano creata la nuova impiantistica) e rimessi poi al loro posto.
Il cantiere, dà un senso di reale “apertura”, pochissime le pareti. E aperta sarà la grande sala centrale: un auditorium avveniristico che presto sarà tra i più belli e importanti del Sud.

«Azimut ci ha dato un finanziamento di 35 milioni – dice Scaramuzzino -: diciassette sono serviti per l’acquisto, dieci e mezzo per la ristrutturazione. C’è stata una gara e se l’è aggiudicata il Gruppo Ferraro, azienda specializzata nelle costruzioni innovative e sostenibili. In questo momento, l’Hub di Tiriolo è uno dei più grandi cantieri privati di tutto il meridione».
Antonio Ferraro, uno dei fondatori (col fratello Angelo) del Gruppo, è entrato nel Cda di Harmonic Innovation Group a testimoniare che “Pitagora” e le idee di HIG rappresentano per la sua azienda non solo una commessa ma anche una sfida alla quale partecipare.

UNA GRANDE SFIDA PER IL FUTURO

«Una grande sfida. – dice Antonio Ferraro – Abbiamo creduto in questo progetto fin dall’inizio coerenti alla nostra vocazione di impresa orientata all’innovazione ed al Piano Strategico che elaborammo con il supporto di Entopan circa 10 anni addietro. La nostra presenza in Harmonic Innovation Group è finalizzata a supportare lo sviluppo mondiale della rete degli Harmonic Innovation Hub alimentando la ricerca e l’applicazione di soluzioni innovative nel settore dell’harmonic & smart building & planning. Nei prossimi mesi insedieremo un Comitato Scientifico di grande valore e promuoveremo una serie di iniziative dedicate quali la nascita di un innovation lab. Vogliamo contribuire alla promozione di una visione nuova e sostenibile del costruire e Harmonic Innovation Group è il contesto giusto in cui attuare questa vocazione».

Il portfolio del Gruppo Ferraro comprende progetti di rilievo che vanno dalla Nuova Cittadella Regionale della Calabria agli Studios Cinematografici della Calabria Film Commission, dal Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme alla Concattedrale della stessa città. Di rilievo anche il contributo al settore universitario, con la realizzazione del secondo lotto del complesso Federico II di Napoli a San Giovanni Teduccio.
L’azienda sta ora espandendo la sua attività oltre i confini regionali e nazionali, puntando su un approccio che coniuga attenzione all’ambiente, valorizzazione del patrimonio storico-artistico e innovazione finanziaria, come dimostra l’utilizzo del Project Financing.

Complessivamente, “Pitagora” avrà 22mila metri quadri coperti 20mila esterni. Ovviamente sarà dotato delle tecnologie più avanzate in termini di reti WiFi, larghezze di banda estreme e un corridoio “della realtà aumentata” che colpirà i visitatori.
La visita al cantiere termina sul grande terrazzo tetto da dove si vedono Catanzaro e la Cittadella della Regione. Proviamo a immaginarlo pieno di verde, con i tavoli per mangiare e sedersi a fare due chiacchiere e pensiamo ai giovani che riempiranno di idee, parole e fatti, il grande hub.

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