I lavori nell'area della frana
1 minuto per la letturaNOCERA TERINESE (CATANZARO) – Proseguono senza sosta da parte di Anas le attività necessarie alla completa riapertura del tratto sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” chiuso al traffico lo scorso 22 marzo, al km 303,000 tra gli svincoli di Falerna e San Mango D’Aquino, a seguito di uno smottamento dal versante nel comune di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro. Al momento l’autostrada è percorribile in quel tratto con un doppio senso di circolazione, istituito in meno di 48 ore dalla chiusura.
«Sono in corso – comunica l’Anas – i lavori urgenti per contrastare gli effetti del fenomeno franoso in atto, connesso alla rottura delle condotte dell’acquedotto comunale. Le attività principali riguardano la captazione e l’allontanamento delle acque di imbibizione presenti nell’ammasso di monte. In particolare si è dato avvio agli scavi necessari alla realizzazione della trincea drenante sul versante a monte della carreggiata nord e, contemporaneamente, in prossimità del versante di valle della carreggiata sud, sono state avviate le attività di predisposizione finalizzate all’esecuzione di 40 “dreni” suborizzontali necessari alla captazione ed alla dispersione delle sovrappressioni dovute allo stato di infiltrazione del terreno».
Parallelamente, si fa rilevare, «prosegue la campagna di indagini geognostiche e geofisiche (installazione di inclinometri, piezometri e prove geotecniche), alla quale si è dato avvio già dalle prime ore del fenomeno franoso, che consentirà ai progettisti di tarare gli interventi necessari alla risoluzione definitiva della criticità, che ha coinvolto anche la sede stradale. Permane – aggiunge l’Anas – l’attività di monitoraggio con presidi di sorveglianza costanti (h24) da parte del personale Anas, mediante l’utilizzo di laser scanner e drone, che consentono la ricostruzione in 3D di tutti gli elementi del tratto stradale e dell’ambiente limitrofo con un’altissima definizione e con tempistiche notevolmente ridotte rispetto alle metodologie tradizionali».
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