Jole Santelli
2 minuti per la letturaCATANZARO – Nella sede inglese di Easyjet, la compagnia low cost che collega Lamezia Terme con diversi scali italiani, quella di oggi non sarà stata una giornata da dimenticare facilmente. Le parole abbinate alla descrizione della Calabria, definita terra di mafia e terremoti (LEGGI IL CASO), hanno scatenato una infinità di reazioni anche a livello nazionale (LEGGI) e ha costretto la società a compiere una serie di passi indietro fino alle scuse ufficiali.
Dopo un primo comunicato della compagnia aerea, è sceso in campo l’amministratore delegato Johan Lundgren è intervenuto sulla vicenda con una risposta rivolta direttamente al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che aveva duramente criticato la descrizione del territorio.
Il ceo brittanico ha annunciato la rimozione del testo, l’avvio di un’indagine interna e la richiesta di un incontro «per lavorare allo scopo di sostenere il rilancio del turismo nella vostra regione e continuare a portare i turisti in Calabria».
Troppo dura la reazione della presidente Santelli per non spingere la Easyjet a tentare un recupero in extremis. La stessa governatrice, nella sua reazione, ha stimolato la società ad andare oltre le semplici scuse: «A pensarci bene, il modo migliore per rimediare a una gaffe senza precedenti – ha dichiarato la governatrice della Calabria – sarebbe quello di incrementare in modo considerevole i voli per la Calabria, in modo da permettere alle migliaia e migliaia di passeggeri di EasyJet di scoprire le infinite meraviglie della nostra terra. Non abbiamo Roma e non abbiamo Venezia, certo, ma non ci lamentiamo affatto. La Calabria è una meraviglia che merita solo di essere ammirata».
Le parole dell’amministratore delegato hanno provato a stemperare questo clima e ad aprire un canale di dialogo. Peccato solo che la pezza utilizzata dalla compagnia aerea con un nuovo testo sulla Calabria, sembra essere peggio del buco. Secondo Easyjet, infatti, in terra di Calabria sarà possibile ammirare «meravigliosi paesaggi alpini», aggiungendo anche una descrizione enogastronomica non proprio consona ai piatti tipici di questa terra.
Una serie di gaffe che non hanno certo fatto onore alla compagnia low cost e che hanno moltiplicato critiche, anche molto severe, sui social.
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