Cumuli di fango nel lametino
2 minuti per la letturaDopo il maltempo e l’alluvione restano a Lamezia e nel lametino i danni provocati dal fango senza contare il proliferare di insetti e le aziende che ora rischiano di chiudere
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Procedono ancora a rilento le operazioni di sgombero del fango portato dall’alluvione dello scorso 21 ottobre a Lamezia e nel lametino ed ora accumulato ai margini della strada, anche se i cittadini si chiedono quando sarà ripristinata ogni cosa, visto che ormai la Protezione civile non risponde nemmeno alle chiamate. Stanno inoltre proliferando gli insetti, in particolare zanzare, che attaccano i cittadini, mentre alcuni imprenditori scoraggiati sono preoccupati del futuro delle loro aziende, che rischiano di dover chiudere i battenti.
Inspiegabile la presenza di quel tubo metallico circolare bianco, già anticipato dal Quotidiano del Sud, accostato alla trave del ponte, forse amianto o pvc, dello spessore di almeno venti centimetri, contenente un cavo elettrico e posto parallelamente al ponticello, che risulterebbe abusivo visto che nessun ente è riuscito a fornire alcuna spiegazione a chi appartiene, da dove viene, dove è diretto e che tipo di servizio svolge in quel punto, dove, come si può osservare, ostruisce il passaggio e vanifica la stessa natura del collettore. Il collettore di contrada Ficarella già dalla scorsa estate, dal mese di agosto, destava preoccupazione, tanto che alcuni cittadini hanno sollecitato il Consorzio di Bonifica senza alcun esito per effettuare una pulizia adeguata onde evitare intasamenti e relative esondazioni dell’acqua.
ALLUVIONE LAMEZIA, I CITTADINI PREOCCUPATI NON SOLO DAL FANGO
Ecco perché ora i cittadini preoccupati che si possano verificare ulteriori allagamenti stanno pensando di denunciare la presenza del tubo abusivo alla procura della repubblica, visto che tutte le autorità finora interpellate non hanno fornito risposte. Intanto, vanno denunciati due aspetti finora rimasti latenti ma causati entrambi dall’alluvione. In primo luogo una problematica di ordine igienico sanitario. Nelle zone più colpite stanno infatti proliferando zanzare e insetti vari, alcuni dei quali hanno attaccato i cittadini, costretti a rivolgersi al proprio medico dopo aver subito tali punture.
In secondo luogo i danni provocati dall’alluvione alle aziende. Pare infatti che alcune imprese stiano cercando con fatica a ripristinare i propri capannoni con le attrezzature. Mentre altri imprenditori che hanno subito forse danni maggiori sono così scoraggiati che stanno pensando di chiudere i battenti. Anche perché non è la prima volta che sono colpiti.
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