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CATANZARO – Aiuole e vasi ornamentali usati come cestini dell’immondizia. Altri ancora, divelti o inutilizzabili. Bottiglie di plastica vuote prendono il posto dei fiori e delle piante che prima le abbellivano, mentre cocci di bottiglie di vetro sono sparsi sulla pavimentazione, lungo la scalinata – all’inizio della quale resta lo scheletro di una sedia da ufficio – e disseminati tra l’erba.
La situazione ai giardini di San Leonardo e dintorni non è migliorata, nonostante le tante segnalazioni fatte in questi mesi da parte di cittadini stanchi di vedere sotto al proprio naso un angolo della loro città – il luogo di ritrovo per eccellenza, in questo caso, dei ragazzi catanzaresi da molte generazioni – lasciato all’incuria e all’indifferenza di molti.
E ci si chiede il perché sia così difficile rispettare e tutelare il bene comune, da parte di giovani e adulti che, evidentemente, lasciano a casa il senso civico dando libero sfogo a gesti e atti che di civile non hanno nulla.
Non solo nelle aiuole possono trovarsi i resti di un menu di fast food, cicche di sigarette, cartacce, lattine, bottiglie di plastica e di vetro, oltre alle immancabili mascherine, ma anche tante, troppe, maleodoranti deiezioni dei nostri amici a quattro zampe, che invece di venire raccolte dai legittimi proprietari e gettati negli appositi contenitori o, quando tutto manca, nei cestini porta rifiuti, vengono lasciate lì o lungo strade e marciapiedi (come se non bastassero le buche a far fare lo slalom ai pedoni), come se nessuno le notasse o non dessero fastidio.
Per non parlare delle erbacce che oramai sono dappertutto: lungo i bordi dei marciapiedi, nelle stesse aiuole come nei vasi decorativi, nelle fessure della pavimentazione, dando “vita” a folti cespugli che in molti punti arrecano non pochi disagi camminando. Anche in questi giorni che anticipano le festività natalizie, facendo una passeggiata lungo le vie del quartiere San Leonardo, ci si imbatte in tante “brutture”. E di certo non si creano da sole.
A pochi metri dall’Hotel Guglielmo e dalla sede dell’Inail, ad esempio, sotto la scalinata che porta da via Tedeschi a via Barbaro, qualcuno ha pensato bene di lasciare giorni addietro, se non settimane fa, diversi oggetti ingombranti addossati ad un muro, creando così una mini discarica a cielo aperto. Anche questa, segnalata a chi di dovere non solo dai residenti e dai passanti ma, anche, dagli stessi operatori ecologici che si occupano della zona ma, a distanza di giorni, ancora nessuno è passato per rimuovere quel cumulo di oggetti dove fanno bella mostra di sé, si fa per dire, una valigia, un passeggino giocatolo, una spazzola per pulire i pavimenti, resti di qualche tavolo da lavoro e altro ancora.
Se poi si dà uno sguardo, all’area parcheggio a ridosso di via Piave e via Veneto, si potrà notare come ben due dissuasori in cemento, sono stati buttati giù da qualche “incauto” automobilista” o da qualcheduno che ha voluto farlo di proposito, con il pericolo che gli stessi possano rotolare sulla strada e creare incidenti e non pochi danni a cose e persone. Neanche le panchine in marmo e quelle in metallo, hanno la meglio. Molte di esse, presentano profonde scheggiature da atti vandalici, mentre un paio in metallo, sono state del tutto scardinate dal suolo e lasciate a pezzi nelle aiuole.
Il decoro urbano di una città è importante, in quanto rappresenta la bellezza e la dignità dello spazio cittadino di uso comune. Come è importante che ogni cittadino curi e rispetti ciò che di bello offre Catanzaro, senza pensare che ci sia qualcun altro a doverlo fare per lui e lamentarsi, per di più, che nulla funziona.
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