L'assessore Savaglio con i vertici dell'Accademia delle Nanoscienze di Gagliato
2 minuti per la lettura«L’Accademia delle Nanoscenze di Gagliato è una realtà culturale di indiscutibile eccellenza, poco nota ai calabresi ma apprezzata dalla comunità scientifica internazionale».
È quanto dichiara l’assessore regionale all’istruzione e università, Sandra Savaglio, a pochi giorni dall’incontro in Cittadella regionale con i vertici dell’Accademia: la presidente e fondatrice, Paola Ferrari, e il segretario, Giovanni Sinopoli. Erano presenti anche il direttore generale del dipartimento Cultura, Maria Francesca Gatto, e il sindaco di Gagliato, Salvatore Sinopoli.
Questa è la storia di due coniugi, Paola Ferrari e il marito, appunto, che vivono tra San Francisco e il Texas e hanno scoperto per puro caso la Calabria e in questo progetto ci investono da 15 anni. Tra i visitatori anche il fratello di George Bush.
«Il piccolo borgo in provincia di Catanzaro – spiega l’assessore Savaglio – ribattezzato come Paese delle Nanoscienze, non è sede di università né di centri di ricerca, ma è lì che, ogni estate da 14 anni a questa parte, ha luogo un progetto apprezzato dall’Unesco e dalle Nazioni unite. Paola Ferrari, friulana globetrotter, insieme con suo marito, Mauro Ferrari, matematico e ricercatore in nanotecnologie, noto per il suo impegno nella ricerca contro il cancro, hanno scelto di realizzare a Gagliato un piccolo miracolo. Un festival di nanoscienze che porta, in un piccolo borgo del Catanzarese con poco più di 400 abitanti, scienziati di primo livello provenienti da tutto il mondo».
«ESPERIENZE UNICHE»
«Premi Nobel della chimica, astronauti dell’Esa, nomi di rilievo che – rimarca Savaglio – difficilmente verrebbe da associare a un evento dell’entroterra calabrese. Ricercatori che tornano a Gagliato perché ne traggono esperienze uniche anche per il proprio lavoro. Paola e Mauro Ferrari hanno fondato l’Accademia delle Nanoscienze che richiama per cinque giorni all’anno, la comunità scientifica per scambiare idee, ricerche ed esperienze. Lo fanno chiedendo la collaborazione agli abitanti del luogo che aprono le proprie case per ospitare e accogliere i visitatori. Non ci sono hotel né ristoranti sufficienti, infatti, a Gagliato, ed è per questo che il sindaco, Salvatore Sinopoli, auspica che l’Accademia ottenga una struttura tale da ottimizzare le azioni culturali del Festival».
«UN MODELLO CULTURALE»
«Sono stata davvero lieta di toccare con mano la grande potenzialità di un’iniziativa che è già divenuta modello tanto da essere replicata in Friuli Venezia Giulia (vallebrunananotec) e in altri luoghi del mondo, ad esempio in Israele, e che coinvolge anche i bambini con “Nanopiccola”, la sezione di esperimenti che sviluppa l’interesse e la curiosità dei più piccoli. Mi ha colpito apprendere che diversi bambini di Gagliato che, negli anni, hanno partecipato a “Nanopiccola”, ne sono stati talmente coinvolti da proseguire, poi, negli studi scientifici. Un orientamento attivo sulle Stem, scaturito da un evento estivo, dunque. Un’iniziativa – conclude l’assessore Savaglio – che è ormai una realtà storicizzata e che andrebbe presa a modello per ripensare l’offerta culturale calabrese».
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