Ospedale Gom di Reggio Calabria
1 minuto per la letturaDopo il ricovero al Gom di Reggio Calabria, la 51enne muore all’ospedale di Catanzaro e i familiari presentano un esposto in Procura.
REGGIO CALABRIA – I famigliari di una donna di 51 anni hanno presentato un esposto, per un presunto caso di malasanità. La donna sarebbe deceduta all’ospedale “Germaneto” di Catanzaro dopo un ricovero al Gom di Reggio Calabria. Il marito e la figlia della 51enne hanno così chiesto alla Procura della Repubblica per fare chiarezza sulla vicenda.
A dar notizia della morte della 51 enne è l’Associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino). «La denuncia dei familiari è gravissima» dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. Il segretario Giacomelli precisa: «indagare su quanto avvenuto è doveroso».
«Stando al racconto del marito e della figlia della donna, dall’ingresso al Pronto Soccorso del Gom con una diagnosi di polmonite bilaterale si è arrivati al decesso». Racconta Giacomelli, il quale prosegue rincarando la dose. «Nonostante una situazione grave e la protesta dei familiari, la paziente sarebbe rimasta in corridoio senza cure specifiche o accertamenti. Solo dopo alcuni giorni una Tac avrebbe accertato il collasso del polmone destro e pleurite».
Le condizioni della donna, spiegano dell’Associazione Codici sarebbero progressivamente peggiorate, portandola prima nel reparto di Rianimazione e poi all’ospedale Germaneto di Catanzaro. «Nonostante le cure, la situazione non è migliorata e, purtroppo, si è arrivati al tragico epilogo. È chiaro che, – evidenza Giacomelli- se venissero confermate queste situazioni, saremmo di fronte ad una gestione sanitaria pessima. Comprendiamo il dolore e la rabbia dei familiari, così come la richiesta di fare chiarezza. È quello che chiede anche la nostra associazione, che da anni si batte contro la malasanità. Bisogna verificare l’operato del personale sanitario delle due strutture, appurare se ci sono state lacune o, peggio ancora, errori e, in questo caso, ovviamente fare giustizia».
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