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CATANZARO – La tubercolosi bovina, è una malattia infettiva contagiosa provocata da Mycobacterium tuberculosis, in grado di determinare ingenti danni economici in termini di sanità animale, ma soprattutto ripercussioni sulla salute umana. Sono stati messi in atto specifici piani nazionali per eradicare la tubercolosi bovina, attraverso il controllo della popolazione animale, questo lavoro effettuato dai servizi veterinari ha portato il territorio della provincia di Catanzaro al riconoscimento da parte della Commissione europea, dello status di “territorio indenne” da malattia per l’infezione da MTBC (Mycobacterium tuberculosis).
La dichiarazione ufficiale della Commissione UE è avvenuta con la pubblicazione del Regolamento di esecuzione 2023/1071 del 10 giugno 2023, si tratta di un nuovo status che oltre a garantire un livello sanitario superiore dei capi, rilancia l’economia degli allevamenti permettendo così ai tanti allevatori di bovini della provincia, di poter gestire gli allevamenti con maggiore sicurezza. Un grande successo quindi per il settore Sanità Animale della Regione Calabria guidato dal dott. Giorgio Piraino poiché lo status rappresenta un innegabile vantaggio per la filiera delle produzioni bovine, poiché facilita le movimentazioni di animali vivi e la commercializzazione della carne e dei derivati del latte scongiurando la trasmissione della zoonosi, rafforzando la credibilità e l’affidabilità del sistema di controlli veterinari.
L’ ASP di Catanzaro guidata dal Commissario Straordinario dott. Antonio Battistini, dal Direttore Sanitario Antonio Gallucci e dal Direttore Amministrativo Tiziana Ciuci, ha portato avanti da tempo attraverso i propri Servizi Veterinari la lotta alla Tubercolosi bovina e grazie alla costanza di questa attività mirata è stato possibile raggiungere questo brillante risultato.
“Si tratta di un importantissimo traguardo – dichiara il Direttore del Dipartimento di Prevenzione nonché Direttore del U.O.C Sanità Animale, Giuseppe Caparello – ottenuto grazie all’impegno di tutti gli operatori (Dirigenti e Specialisti Veterinari) che hanno svolto un lavoro lungo e difficile sottoponendo a controllo tutti i capi bovini presenti negli allevamenti della provincia. Non bisogna però abbassare la guardia ma prestare sempre attenzione agli allevamenti, proseguendo i controlli nel corso dei prossimi anni”.
Il riconoscimento raggiunto, rappresenta un importante risultato della Veterinaria pubblica che, oltre ad assicurare le necessarie garanzie di sicurezza alimentare, può ora dedicare le risorse per aumentare i controlli ed elevare ulteriormente lo status sanitario del patrimonio zootecnico.
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