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L'ospedale di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CZ) – I contagi da covid dilagano e i ricoveri aumentano. Ma a Lamezia è difficile essere ricoverati per covid. Anzi, allo stato è impossibile. Il reparto covid ricavato dall’ex reparto di otorino (dipendente del reparto di Medicina diretto da Gerardo Mancuso) attualmente è chiuso.

Tutto questo perché due medici sono assenti per malattia per cui con il personale allo stato in servizio non è possibile garantire l’assistenza. Quindi meglio chiudere. Almeno per le prossime 48 ore perché si sta cercando di reperire personale per riaprire il reparto (aperto soltanto l’anno scorso). Diceva bene, quindi, il tribunale per i diritti del malato quando nei giorni scorsi rimarcava che all’ospedale «più che stanze e reparti servono medici e infermieri».

Quindi a Lamezia, che copre un’utenza di circa 200 mila abitanti e con un ospedale tra i più grandi della Calabria, chi necessita di ricovero per covid dovrà essere trasferito al Pugliese di Catanzaro. Circostanza che fa rimpiangere ancora la chiusura anni fa del reparto di malattie infettive. Una struttura ampia di cui più volte è stata invocata la riapertura (specie da quando è iniziata la pandemia) ma inutilmente. Non c’è stata (e non c’è) pandemia che tenga.

Eppure un anno fa i vertici dell’Asp di Catanzaro firmarono la determina dirigenziale n. 3999 in favore dei servizi di ingegneria per la realizzazione del nuovo edificio Malattie infettive e terapie intensive e subintensive all’ospedale “Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. L’allora direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro, Ilario Lazzaro (ora direttore generale) e il responsabile della gestione tecnico patrimoniale, ingegnere Sette, assicurarono che l’iter stava procedendo nei termini previsti. È passato un anno ma ancora non si è visto nulla da queste parti. Se non che la pandemia avanza e (si spera momentaneamente) il reparto covid è chiuso. Almeno è rimasto aperto l’hub vaccinale di via De Filippis.

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Stefano Mandarano

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