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CATANZARO – Un malore improvviso, nell’ufficio postale di Borgia, la richiesta di intervento alla centrale operativa del 118 di Catanzaro, ma sul posto arriva un’ambulanza senza medico a bordo, addirittura inviata dalla postazione di Maida, distante decine di chilometri.
È solo l’ennesimo episodio di un servizio di emergenza territoriale demolito negli anni da scelte irrazionali che hanno portato alla fuga dei medici e ad una disorganizzazione che si tocca con mano. Alla fine, come accade ormai da mesi, in volo si è alzato l’elisoccorso di Lamezia Terme che, in pochi minuti, ha raggiunto Borgia e ha soccorso la donna colta dal malore. Un intervento, tra l’altro, non facile, visto che l’elicottero con a bordo il medico Cosco e l’infermiere Gualtieri, è atterrato nei pressi del cimitero di Borgia dove ad attenderli c’era una pattuglia dei carabinieri che ha provveduto ad accompagnare il personale sul luogo del soccorso.
Quindi, le cure per stabilizzare la paziente e il ritorno, questa volta in ambulanza, verso l’elisoccorso che ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Catanzaro. Un sistema impossibile da mantenere ancora a lungo, con ambulanze che rimangono senza medico per diversi turni e l’elicottero utilizzato come una lettiga.
Per tentare di correre ai ripari, l’Azienda sanitaria provinciale ha approvato il 2 febbraio scorso la delibera numero 91con la quale ha ulteriormente prorogato le misure eccezionali per assicurare le prestazioni del 118. Di fatto, nero su bianco, il commissario straordinario conferma l’emergenza sostenendo «la grave carenza di organico dei medici», prorogando le misure eccezionali anche per il mese di febbraio. Tradotto, le misure eccezionali fanno riferimento all’utilizzo di incarichi a tempo determinato, concorsi pubblici e incarichi libero professionali. Tutte soluzioni molto più costose, ma che hanno anche certificato la loro assoluta inutilità, se si considera che le ambulanze continuano a viaggiare senza medico a bordo per interi turni.
Nell’ultimo mese, ad esempio, i casi di ambulanze demedicalizzate si sono moltiplicati, ribadendo una carenza ormai cronica, al punto che i turni delle postazioni di emergenza sono stati compilati con grave ritardo, a fine gennaio, non riuscendo a reperire il personale medico necessario per febbraio, come certifica la stessa delibera dell’Asp.
Una condizione grave, nota a tutti, dal momento che gli stessi medici del 118 hanno informato i parlamentari catanzaresi, il presidente della Regione Roberto Occhiuto e i consiglieri regionali eletti in provincia. Tutti sanno, dunque, ma senza soluzioni concrete.
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