Il policlinico Mater Domini di Catanzaro
3 minuti per la letturaCATANZARO – Il primo caso di variante Omicron accertato con sequenziamento a Catanzaro, la crescita impetuosa di contagi e ricoveri ed un focolaio nel reparto di Geriatria del “Mater Domini” certificano il livello di serietà della pandemia anche in Calabria.
Nella giornata di oggi il Governo deciderà sulle nuove restrizioni per contenere l’avanzata di Omicron che però è inevitabile e naturale. Prova ne è proprio il primo caso della nuova mutazione nella provincia capoluogo.
Si tratta di un uomo, trentasettenne, in rientro da Roma che è rientrato nel sequenziamento “random” del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio”. Ciò vuol dire quindi che non era affatto un caso sospetto e che l’individuazione della variante scoperta per la prima volta in Botswana, Hong Kong e Sud Africa è venuta fuori in maniera del tutto casuale.
E questo potrebbe essere indicatore del fatto che sono molti di più i casi in circolazione. Il giovane positivo ad Omicron è vaccinato con terza dose, al momento è in buone condizioni di salute e presenta una lieve sintomatologia. Il sequenziamento è stato realizzato dall’equipe del dottor Pasquale Minchella, direttore della Struttura Operativa Complessa che ha condotto le operazioni insieme ai dottori Rossana Tallerico, Cinzia Peronace, Federica Pasceri, Marco De Fazio, Ilenia Talotta e Giuseppina Panduri, utilizzando la tecnologia di sequenziamento dell’Illumina MiSeq.
Anche questo caso “scovato” al Pugliese è stato inoltrato nel database Gisaid e della banca dati EpiFlu, che tiene la conta dei sequenziamenti effettuati in tutto il mondo. Altri due casi “sospetti” di Omicron saranno sequenziati in queste ore all’Annunziata di Cosenza. Il tutto in attesa dell’esito del monitoraggio dei prossimi giorni, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che consentirà di apprezzare ancora di più l’effettiva diffusione di Omicron sul territorio regionale.
Il laboratorio diretto da Minchella dovrà processare 71 campioni che nei prossimi giorni confluiranno nell’attesa “flash survey” nazionale che servirà a dare la misura dell’emergenza. Intanto, è confermato il focolaio che si è diffuso nella giornata di martedì nel reparto di Geriatria del Policlinico Universitario “Mater Domini” di Catanzaro. Il commissario straordinario aziendale, Giuseppe Giuliano, ha spiegato al Quotidiano del Sud l’entità del focolaio, chiarendo che si tratta all’incirca di 15 pazienti. I positivi sono stati trasferiti nel reparto di Malattie Infettive, diretto dal professor Carlo Torti.
Proprio in queste ore era divenuta operativa la decisione di riconvertire nuovamente l’emipiano dedicato alle malattie infettive “non covid”, vista la richiesta di ricoveri proveniente da fuori provincia. In particolare, si attendevano tre pazienti da Cosenza. Il focolaio interno ha portato subito al riempimento dei posti e per questa ragione la Direzione Strategica ha deciso di trasferire l’Utic nella terapia intensiva. Questa operazione consentirà di ricavare ulteriori quattro posti letto, utili a contenere i ricoveri.
La delibera del commissario straordinario è in pubblicazione in queste ore. Tutti i contatti dei pazienti, compresi gli altri in reparto che non sono risultati positivi, sono stati già isolati. I prossimi giorni serviranno infine a capire se e quanto si è esteso il contagio nel personale sanitario (i primissimi tamponi sono al momento negativi) anche se si rimane moderatamente fiduciosi, considerando che tutti i sanitari sono vaccinati e muniti di dispositivi di protezione individuale.
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