Lo striscione esposto a Cropani
2 minuti per la letturaCATANZARO – Territori abbandonati per una ritirata complessiva del sistema sanitario che abbandona i servizi nelle zone di provincia e lascia scoperte realtà turistiche. Accade nella fascia della Presila e del Medio Ionio Catanzarese dove, nonostante la consapevolezza che la pandemia ha generato rispetto al ruolo dei presidi locali, le guardie mediche vengono chiuse persino nelle località di vacanza.
Gli ultimi esempi sono quelli dei villaggi silani di Taverna e dell’ambulatorio di Cropani. Si tratta di due zone a vocazione turistica che sembrano abbandonate al loro destino.
Sul banco degli imputati è finita l’Azienda sanitaria provinciale, commissariata per infiltrazioni mafiose, ma ancora più in crisi per le scelte messe in campo, frutto spesso di azioni ragionieristiche e non di qualità dei servizi.
Nel caso delle guardie mediche, però, la risposta dell’Asp è collegata alla mancanza di medici. Al centro della vicenda c’è la lunga trafila per le assunzioni seguita dalla Regione che, solo in questi giorni, avrebbe sbloccato l’iter fermo da mesi. Una burocrazia lenta quanto letale per la gestione della sanità.
La reazione dei territori è stata molto forte. A Taverna il presidio medico nei villaggi è stato garantito dall’Amministrazione comunale, a Cropani ieri è andato in scena un flash mob del circolo di Fratelli d’Italia con le successive rassicurazioni del sindaco.
Nell’ordine, il primo cittadino di Taverna, Sebastiano Tarantino, ha avuto parole durissime: «Come sindaco avverto quotidianamente un totale abbandono di intere porzioni di territorio da parte dell’intera classe politica calabrese, alle prese con questioni di posizionamento, piuttosto che occuparsi di questioni reali. Ci domandiamo quale sia la sicurezza dei nostri turisti che devono rinunciare a un primo soccorso sanitario sul territorio».
E la risposta ai disservizi rappresenta un “pugno nello stomaco”: la Giunta comunale ha deliberato l’impegno di una cospicua somma di denaro per garantire l’apertura dell’ambulatorio con la presenza di un medico almeno per mezza giornata.
A Cropani, meta turistica con migliaia di presenze nel periodo estivo, nessuno ha aperto l’assistenza territoriale dopo l’arrivo della bella stagione. Ieri, il circolo di Fratelli d’Italia ha esposto due striscioni: uno davanti i locali chiusi e l’altro sul lungomare per rivendicare il diritto alla salute dopo che l’8 luglio scorso era stata garantita la riapertura, ma anche per invocare la fine del commissariamento.
«Le promesse non sono state mantenute – ha evidenziato il partito – anzi il disagio si è acuito con l’arrivo di tanti turisti. Non è accettabile che alla popolazione cropanese venga negato un servizio così importante. Chiediamo alle autorità competenti certezze sulla riapertura immediata, non promesse».
Il sindaco Raffaele Mercurio ha cercato di rassicurare tutti: «Mi è stato comunicato telefonicamente, dal distretto Asp di Catanzaro di competenza, che da domani 1 agosto 2021 (oggi, ndr) la guardia medica di Cropani riaprirà. Lo stesso distretto darà formale conferma della riapertura nei primi giorni della prossima settimana».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA