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La sede dell'Asp di Catanzaro

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CATANZARO – Nubi sempre minacciose si addensano sul futuro del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, la struttura d’eccellenza nella cura delle patologie cardiovascolari sempre più a rischio chiusura a causa di una grave crisi economica e finanziaria.

Non si attenua infatti il braccio di ferro della clinica con la commissione straordinaria che guida l’Asp di Catanzaro, che per mesi non ha rinnovato l’accreditamento e inoltre ha deliberato la non sottoscrizione del contratto per le prestazioni 2020.

L’Asp rinvia le firme

Oggi, la Commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro, ha reso noto che «in relazione agli accordi contrattuali con le cinque Case di cura (Villa Michelino, Villa Serena, Villa Sant’Anna, Villa del Sole, Villa Rachele) insistenti sul territorio di competenza, sono in itinere le procedure di analisi del budget, che verrà assegnato con atto deliberativo. Pertanto oggi, giovedì 27 maggio, non saranno sottoscritti i contratti con le strutture sanitarie».

In relazione all’incontro con le case di cura, l’Asp precisa anche che la «delegazione pubblica dell’Asp di Catanzaro, in occasione degli incontri di lavoro con le cinque Case di cura, si è limitata, nella qualità, all’esclusivo approfondimento di tematiche meramente tecniche quali patologie, interventi chirurgici e percorsi riabilitativi, il tutto messo in relazione alla mobilità passiva regionale e del territorio provinciale. Pertanto, si chiarisce che non sono stati assolutamente trattati ulteriori aspetti oltre quanto sopra sinteticamente riportato».

La replica del Sant’Anna

A stretto giro di posta la replica del Consiglio di amministrazione del Sant’Anna: «Stupisce la precisazione consegnata alla stampa dall’Asp di Catanzaro in ordine alle risultanze dell’incontro avuto con il management della S. Anna Hospital lo scorso venerdì 21 maggio».

«In detta occasione, infatti, – si legge nella nota – i soggetti dichiaratisi delegati dalla triade commissariale (dott. Lazzaro, dott. Marchitelli e dott. Ceravolo), per come risulta da documentazione in nostro possesso, hanno affermato, a precisa domanda più volte reiterata, che l’incontro era finalizzato alla “programmazione delle attività assistenziali funzionale agli accordi contrattuali” e che “nessun ostacolo né giuridico né di altro ordine era frapposto alla stipula del contratto – tra ASP e Villa S. Anna spa – per il 2021”. Nella discussione sulla mobilità passiva – prosegue il Cda – è stato riconosciuto il ruolo del Sant’Anna nell’intercettare i DRGs fuga. E’ stata altresì consegnata una ipotesi di budget che i presenti hanno ritenuto “certamente accoglibile”. Quanto detto, al fine di ristabilire i termini della verità che appare non proprio correttamente rappresentata dalla distorta comunicazione dell’Asp di cui si è appreso a mezzo stampa».

La ricostruzione

Alla base del contenzioso un’inchiesta della procura di Catanzaro su presunte irregolarità nella fatturazione di alcune prestazioni da parte della struttura e l’inadeguatezza di alcune strutture.

L’impasse non si è sbloccato nemmeno dopo che il Sant’Anna sia riuscito a ottenere dal commissario da acta della sanità calabrese l’accreditamento e abbia vinto per ben tre volte davanti al Tar: l’ultima è stata lunedì scorso, con i giudici amministrativi che hanno annullato la delibera dell’Asp di Catanzaro di non firmare il contratto 2020 sino al completo chiarimento dell’inchiesta penale “Cuore matto” che ha coinvolto il vecchio management del Sant’Anna.

Nonostante questa “vittoria”, il nuovo Cda del Sant’Anna infatti continua a manifestare scetticismo e grande preoccupazione alla luce anche dei ritardi con cui l’Asp sta procedendo al confronto per la contrattualizzazione relativa all’anno 2021.

Dopo un primo incontro, ritenuto “positivo”, con i dirigenti amministrativi dell’Azienda sanitaria provinciale, i vertici del Sant’Anna attendono di essere convocati per la sottoscrizione dell’accordo, che consentirebbe alla clinica catanzarese di tirare un sospiro di sollievo e di riprendere l’attività, evitando anche la perdita di circa 300 posti di lavoro, ma dalla commissione straordinaria dell’Asp al momento non è arrivata alcuna comunicazione.

Ieri i componenti del Cda del Sant’Anna hanno anche avuto un’interlocuzione con il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, alla quale hanno prospettato la situazione e i loro timori per il futuro della clinica: «Se – hanno spiegato i vertici del Sant’Anna – entro il 31 maggio non ci saranno novità sul contratto 2020 dopo la decisione del Tar e verrà sottoscritto il contratto per il 2021 sarà inevitabile portare i libri in tribunale per dichiarare il fallimento della clinica». Fino a lunedì, dunque, la sorte del Sant’Anna Hospital resta appesa a un filo davvero molto esile.

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