La protesta dei lavoratori
2 minuti per la letturaCATANZARO – Si è chiusa con un nulla di fatto la riunione tra i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e i vertici del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, convocata per la «programmazione delle attività assistenziali funzionali agli accordi contrattuali». Tutto è stato rinviato a martedì prossimo quando dovrebbe tenersi un nuovo incontro tra le parti.
Alla riunione con i vertici della clinica cardiochirurgica catanzarese, non ha partecipato la commissaria Luisa Latella ma solo i due direttori amministrativo e sanitario dell’azienda, rispettivamente Francesco Marchitelli e Ilario Lazzaro.
Secondo quanto si è appreso sono state solo presentate le proposte relative alle prestazioni per l’anno 2021, ma non c’è stata nessuna sottoscrizione di contratti.
Amarezza e delusione serpeggiano tra i dipendenti della clinica cardiochirurgica che hanno stazionato per ore davanti all’ingresso della sede dell’Asp e tra i sindacalisti dell’Usb che hanno organizzato il sit-in. «Si è trattato di un incontro – ammette sconfortato uno dei sindacalisti presenti – assolutamente interlocutorio. Non è stato fatto alcun passo in avanti e la situazione non è delle migliori per le 300 famiglie dei lavoratori che operano all’interno del Sant’Anna Hospital. Un’impasse che rischia di acuire non solo il dramma vissuto dai dipendenti ma di riverberarsi ancora negativamente sui pazienti».
Prima della riunione si è svolto il sit-in di protesta per la mancata sottoscrizione del contratto per il 2020 da parte dell’Asp.
Oltre 100 tra dipendenti del Sant’Anna, associazioni, sindacati come l’Usb, esponenti politici di tutti gli schieramenti, amministratori del capoluogo e dei Comuni della provincia si sono radunati davanti alla sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, in vista dell’incontro, previsto oggi pomeriggio, tra la stessa Asp e la proprietà del Sant’Anna per programmare le attività funzionali al contratto per il 2021.
I manifestanti, guidati dal sindacato Usb, hanno anche inscenato un corteo con fumogeni, cori e striscioni nel piazzale della sede dell’Asp di Catanzaro.
A inquadrare i termini della vertenza il direttore sanitario del Sant’Anna Hospital, Soccorso Capomolla, che ha rimarcato «la necessità di avere un contratto e se non abbiamo un contratto non possiamo andare avanti. Chiediamo quello che la legge ci attribuisce, vale a dire una contrattazione per erogare prestazioni a elevata complessità. E questo – ha specificato Capomolla – sarebbe molto importate per l’intera sanità calabrese perché noi assorbiamo il 35% dei Lea cardiovascolari con interventi per avere i quali i cittadini sarebbero costretti a emigrare».
Per quanto riguarda la mancata sottoscrizione del contratto 2020 da parte dell’Asp di Catanzaro, Capomolla ha ricordato che «il Sant’Anna ha già avviato un contenzioso».
Presenti al sit-in, tra gli altri, i consiglieri regionali Libero Notarangelo e Francesco Pitaro, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni.
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