Vaccini effettuati nel Catanzarese nel periodo di Pasqua
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CATANZARO – Le festività pasquali frenano la lotta al Covid-19 in Calabria. I dati riferiti alle giornate di Pasqua indicano, infatti, un crollo sia rispetto ai tamponi effettuati e testati, sia nella vaccinazione della popolazione. Una sorta di “chiuso per ferie” che si evidenzia nei numeri diffusi in queste ore.
Vaccini, pochi sforzi per le feste
Partendo dai vaccini, c’è da segnalare lo sforzo di alcuni comuni che, grazie al lavoro di medici di famiglia e volontari, hanno inoculato dosi anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Un impegno limitato, però, dalla scarsa disponibilità di vaccini, considerato che sono molte le segnalazioni di ultraottantenni tornati a casa senza avere ottenuto la propria dose perché non disponibile.
Infatti, i numeri ufficiali sono impietosi. Secondo quanto emerge, nelle giornate di Pasqua e Pasquetta si è arrestata la campagna vaccinale in Calabria, che torna ultima nella classifica tra le regioni con il 72% di dosi inoculate. E’ stata superata di poco anche dalla Sardegna con il 72,8%.
Ad influire sul dato è inevitabilmente anche la quantità di sieri AstraZeneca presente in regione che, considerando i rifiuti, non riesce ad essere smaltita. Il tutto mentre mancano ancora le dosi Pfizer per le quali cresce l’attesa considerando che, ormai da giorni, si sta procedendo solo garantendo i richiami.
Anche se con numeri irrisori si è vaccinato anche a Pasquetta in Calabria. Ma sulle 412.450 dosi consegnate solo 297.094 sono state inoculate.
Ritardi nei vaccini: si allungano i tempi
I ritardi accumulati nella vaccinazione rischiano di diventare difficilmente recuperabili, se non allungando di molto i tempi previsti per aumentare il numero di persone da rendere immuni. Un allarme serio e concreto, nonostante le rassicurazioni che indicano il tentativo di aumentare le dosi giornaliere inoculate. A questo punto, senza una vera diffusione del vaccino, resta alto allarme per i prossimi giorni con il rischio di contagi che potrebbero essere sempre più diffusi anche a causa delle varianti in circolazione.
A Pasqua un terzo dei tamponi
Situazione del tutto analoga per i tamponi. Secondo i dati relativi a Pasqua, in Calabria sono stati effettuati 1.290 tamponi contro i 3.069 del giorno prima. Stessa sorte per le persone testate: 1.149 nel giorno di Pasqua contro i 2.592 del giorno prima. Tutto questo tenendo conto che i dati precedenti sono riferiti a sabato, quindi non certo una giornata da record.
Ovviamente questo rallentamento nei tamponi implica ritardi nell’individuazione dei positivi e, pertanto, nel tracciamento. Un tema, quest’ultimo, considerato uno dei punti deboli della Calabria, al punto da avere inciso nella dichiarazione della zona rossa fino al 21 aprile (LEGGI).
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