La protesta di Corbelli davanti al Tar
2 minuti per la letturaCATANZARO – Protesta di Franco Corbelli oggi a Catanzaro davanti alla sede del Tribunale amministrativo regionale contro la riapertura delle scuole.
Il leader del Movimento Diritti Civili, da solo per non creare assembramenti, con due grandi cartelli è sceso in piazza per protestare contro la “ingiustificata e pericolosa riapertura delle scuole”, disposta dai giudici amministrativi che hanno accolto il ricorso di alcuni genitori, avverso l’ordinanza del presidente Spirlì.
Corbelli, infatti, chiede a gran voce la chiusura delle scuole “per qualche settimana, per salvare il Paese, minacciato dalla violenta terza ondata e dalla contagiosa variante inglese. Come chiedono esperti e scienziati”, evidenziando che “si chiude tutta l’Italia e si lasciano aperte solo le scuole, il luogo oggi più pericoloso con la contagiosa variante inglese che colpisce proprio i più giovani”.
Corbelli, che ha parlato, quale “portavoce di migliaia di genitori, insegnanti e studenti”, ha spiegato le ragioni, elencando 12 validi motivi, che impongono oggi la chiusura immediata delle scuole. Il documento con questi punti è stato poi consegnato dallo stesso Corbelli ad un funzionario del Tar, dopo aver parlato al telefono con il vertice amministrativo dell’Ufficio giudiziario, il segretario generale del TAR, Pasquale Alvaro, che era impegnato in udienza a Reggio Calabria.
Corbelli ha ribadito, con rispetto ma determinazione, che “il decreto del Tar è stato un errore, che bisogna riparare e consentire la chiusura, per qualche settimana, per avviare la campagna di vaccinazione del personale scolastico e scongiurare così che la riapertura delle scuole possa in questo momento provocare una vera strage di studenti, insegnanti, delle famiglie interessate e non solo”.
Per il leader del Movimento Diritti Civili bisogna chiudere subito le scuole prima che sia troppo tardi. “Quanto accaduto – pone l’accento – è grave e ingiustificato, perché il Tar non può sostituirsi agli esperti, agli scienziati, al comitato scientifico che affermano la pericolosità oggi delle scuole aperte per la forte contagiosità della variante inglese che colpisce proprio i ragazzi e i bimbi. Per questo consigliano misure drastiche, quale forma di prevenzione, dovunque in Italia, al di là del colore delle regioni”.
La battaglia di Corbelli non si ferma, dunque, e proseguirà “sino a quando non si arriverà alla chiusura delle scuole che dovrà continuare per tutto il periodo di vaccinazione del personale scolastico”.
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