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CATANZARO – Non si smuove il numero dei vaccini somministrati in Calabria, lasciando la regione all’ultimo posto con un misero 59,6% delle dosi somministrate rispetto a quelle a disposizione.
Si tratta di un divario che non si riesce a colmare rispetto alle altre regioni, con la Liguria che fa appena meglio con il 60,6%. Soltanto ieri la Regione Calabria ha trovato finalmente l’accordo con i medici di famiglia per vaccinare tutti gli over ottanta che in Calabria (LEGGI).
I vaccini funzionano: i risultati
Tutto questo, mentre le vaccinazioni stanno offrendo dati incoraggianti in tutto il mondo. L’ultima analisi riguarda Israele, dove il vaccino Pfizer/BioNTech sembra fermare, nella gran parte di coloro che l’hanno ricevuto, il contagio, ed è la prima indicazione concreta che l’immunizzazione frenerà la trasmissione del coronavirus.
I dati, riferisce Bloomberg, arrivano dal ministero della salute israeliano che ha lavorato a quattro mani con le due aziende, nell’osservazione e nell’analisi del materiale (che peraltro non è stato ancora peer-reviewed, rivisto cioè da specialisti della comunità scientifica). Dall’analisi sembra che il vaccino, cominciato ad utilizzare in Israele dal 20 dicembre, è stato efficace all’89,4% nell’evitare il contagio.
La vaccinazione in Italia
Tornando alle percentuali in Italia, raggiunge quota 3.456.292 il numero delle vaccinazioni, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, e aggiornati alle 8.00 di oggi, 21 febbraio 2021.
Vaccino inoculato a 2.160.007 donne e 1.296.285 uomini. Il totale delle persone vaccinate (a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose), invece, è di 1.328.162. Il maggiore numero dei destinatari è rappresentato da operatori sanitari e sociosanitari (2.193.867), seguito da personale non sanitario (675.041), ospiti delle strutture sanitarie (364.429) e over 80 (222.955).
I numeri dei vaccini nelle regioni
Le regioni con la percentuale maggiore di somministrazioni rispetto alla dotazione sono Valle d’Aosta (97,7%), provincia autonoma di Bolzano (91,7%), Toscana (84%), quella con la minore percentuale è la Calabria (59,6%).
Ecco nel dettaglio le singole regioni: Abruzzo (71,3%), Basilicata (65,8%), Calabria (59,6%), Campania (79,8%), Emilia-Romagna (77%), Friuli Venezia-Giulia (77,1%), Lazio (74,8%), Liguria (60,6%), Lombardia (74,6%), Marche (72%), Molise (62,7%), Provincia autonoma Bolzano (91,7%), Provincia di Trento (75,3%), Piemonte (77%), Puglia (69,2%), Sardegna (63,8%), Sicilia (68,5%), Toscana (84%), Umbria (64,9%), Valle d’Aosta (97,7%), Veneto (70,1%).
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