Sergio Abramo durante al conferenza stampa
2 minuti per la letturaCATANZARO – La città di Catanzaro ha 56 posti letto Covid, 46 di sub intensiva e 16 più sei di intensiva all’ospedale Pugliese; il policlinico universitario “Mater Domini” ha dato disponibilità di 36 posti letto, di cui dieci sub intensiva e sei intensiva. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Sergio Abramo che ha comunicato le decisioni assunte ieri dopo una riunione avuta con le Asp dell’area centrale della Calabria.
«La situazione dei posti letto di Catanzaro – ha spiegato il sindaco – rischiava di collassare. C’è stata quindi la necessità di capire con le altre Asp che aiuto potessero dare».
L’Asp di Vibo ha dato la disponibilità per inserire nell’ospedale 36 posti Covid con due unità sub intensive e otto intensive che si aggiungono a 28 posti letto. Tropea ha dato la disponibilità di 22 posti che possono essere attrezzati anche come sub intensiva. Lamezia Terme ha dato la disponibilità di 30 posti di cui sei sub intensiva. Crotone, che ad oggi ha 43 posti Covid, ha previsto 3 posti di intensiva.
«Avremo – ha sottolineato Abramo – un totale di 223 posti Covid nell’area centrale della Calabria, di cui 86 sub intensiva e 39 intensiva. Come posti Covid dovremmo avere 180 posti, ne abbiamo 43 in più. Potremmo avere ancora altri posti all’interno dell’università, ma ad oggi non serve».
Questa distribuzione eviterà il trasferimento del reparto di Psichiatria del Pugliese che conta 10 posti letto. «Una regia dell’area centrale – ha chiarito Abramo – che ci consentirà, nel momento in cui arriverà la chiamata di gestire il malato non grave che non necessita di terapia intensiva, su tutte le tre province».
Nel corso dell’incontro con i vertici Asp si è discusso anche di tamponi: «Per alleggerire i laboratori del capoluogo dove vengono processati quelli dell’intera area centrale, ma non solo – ha detto – abbiamo ordinato un’altra macchina che arriverà entro fine mese, però abbiamo individuato otto laboratori privati che apriranno nell’immediato in tutta la Calabria se riusciremo ad avere l’ordinanza regionale. Ho fatto inserire, inoltre, alcune cliniche private che vorrebbero utilizzare i propri laboratori per farsi i tamponi per il personale e i malati».
Il sindaco ha poi escluso l’apertura di Villa Bianca per la gestione dell’emergenza Covid: «Servono 12 milioni di euro e tempo per renderla operativa e ora non c’è questo tempo».
A margine della conferenza stampa, Abramo ha anche affrontato il tema dell’integrazione ospedaliera: «È una questione che ho posto anche al presidente Conte: è vergognoso che dopo 20 anni non riusciamo a fare l’integrazione tra l’ospedale e l’Università». L’integrazione era stata prevista da una legge regionale impugnata però alcuni mesi fa dal governo davanti la Corte costituzionale.
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