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CHIARAVALLE CENTRALE (CATANZARO) – Si conta un altro morto alla “Domus Aurea”. Si tratta di un uomo di 79 anni di Badolato, peraltro uno fra i 4 non positivi al coronavirus, che si aggiunge ai 7 deceduti dei giorni scorsi. L’uomo è morto all’interno della struttura di Chiaravalle questa mattina e, peraltro, nei giorni scorsi i familiari si chiedevano come mai non fosse ancora stato trasferito (LEGGI LA NOTIZIA) nonostante le sue condizioni si stessero, a quanto riferivano, aggravando.
Frattanto, procede il ricovero degli altri pazienti positivi, con le ambulanze che fanno la spola fra Chiaravalle e il Policlinico di Germaneto a Catanzaro.
Ad ora, rimarrebbero una ventina di ospiti ancora nella struttura, fra i “meno gravi”.
Con una disposizione diffusa in mattinata, l’Asp di Catanzaro avrebbe chiesto al Punto di Pronto Intervento della Casa della Salute di Chiaravalle, di occuparsi momentaneamente della cura di questi anziani ancora non ricoverati.
Ora, visto che non vi sono attualmente operatori del PPI a disposizione (PPI che verrà intanto sospeso), pomeriggio saranno le due operatrici dell’Assistenza Domiciliare Integrata, secondo quanto disposto dall’Asp di Catanzaro, ad operare alla Domus Aurea. Il problema è che saranno le stesse operatrici che domani dovranno rientrare sul territorio a fare assistenza domiciliare agli oltre 30 pazienti allettati che hanno in carico nel comprensorio. Con i rischi di contagio che si possono facilmente intuire.
Sulla vicenda della casa di riposo è intervenuto anche il Garante nazionale delle persone private della libertà personale, Mauro Palma, il quale si è detto «è particolarmente preoccupato» dalla situazione nella Residenza sanitaria assistenziale “Domus Aurea”.
Palma ha dichiarato che sta seguendo «l’evolversi della situazione: ha preso contatti con il rappresentante legale della Residenza, avvocato Domenico De Santis, e ha avuto conferma dell’alta tensione dovuta alla diffusione del contagio tra ospiti e operatori, nonché delle difficoltà riscontrate per avere i dispositivi di protezione individuale – difficoltà che, al momento, sembrerebbero in fase di superamento». Un’interlocuzione che proseguirà per «riportare sotto controllo la situazione».
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