Il commissario regionale alla Sanità Guido Longo
2 minuti per la letturaCATANZARO – A pochi giorni dalla bocciatura del bilancio 2018, per l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro arriva anche la mancata approvazione del documento contabile per il 2019. Il commissario ad acta, Guido Longo, riscontra oltre 32 milioni di “buco” (erano 56 i milioni di deficit registrati per l’anno precedente) e si trova davanti “azienda fortemente indebitata”.
Secondo quanto scrive il commissario nel decreto numero 86, che porta la data del 31 maggio, controfirmato anche dai sub commissari Ametta e Pellicanò e dal dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Brancati, il bilancio d’esercizio 2019 dell’Asp di Catanzaro «è rappresentato da una perdita pari ad euro 32,168 milioni, in misura inferiore rispetto all’anno precedente (anno 2018, euro 56,161 milioni), a fronte del pareggio del bilancio di previsione di cui alla deliberazione del 12 luglio 2018, numero 640.
La perdita d’esercizio, rapportata alle risorse assegnate, evidenzia la mancata coerenza con gli obiettivi dell’equilibrio economico finanziario».
E c’è anche il parere negativo dei revisori dei conti, come evidenzia il commissario ad acta. «Il collegio sindacale dell’Asp di Catanzaro – si legge nel decreto – ha rilevato che l’ufficio Legale, non ha fornito lo stato del contenzioso e tabella riepilogativa per l’anno 2019. La dotazione dei fondi iscritti nello stato patrimoniale risulta insufficiente a parere del Collegio. Il Collegio, a seguito dell’integrazione documentale richiesta, ha preso atto della nota Gref n. 113208 del 26 ottobre tuttavia conferma il seguente rilievo sulla rilevazione concernente la fattura 10/19 della Casa di cura Sant’Anna di euro 6.433.274,57: “Le scritture in partita doppia relative alla rilevazione del debito in dare e la ricostituzione del fondo rischi cause civili nell’esercizio 2019 non sono regolari. La fattura n. 10/2019, come da sentenza, doveva essere pagata nel corso dell’esercizio 2019 anche per evitare i presumibili oneri legali”. Si invita l’Azienda a provvedere al pagamento e di precisare meglio quanto registrato nelle scritture contabili al fine di escludere alterazioni delle risultanze contabili».
Insomma, abbiamo davanti un’Azienda fortemente indebitata, nello specifico per circa 191 milioni iscritti al bilancio: «Tuttavia il debito complessivo è di gran lunga maggiore a causa del contenzioso i cui debiti in larga parte non contabilizzati e di esito sfavorevole sono rilevati al termine dei procedimenti giudiziari».
Da tutto questo la decisione di Longo di «non approvare con prescrizioni le risultanze contabili del bilancio d’esercizio 2019, adottato dalla Commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro con deliberazione del settembre».
Per l’azienda catanzarese, con riferimento ai bilanci 2018 e 2019, quindi, la stessa sorte finora toccata all’Asp di Reggio Calabria (bilancio 2019), all’Asp di Crotone (bilanci 2018 e 2019), all’Asp di Vibo Valentia (bilanci 2018 e 2019), all’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro (bilanci 2018 e 2019) e all’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini” di Catanzaro (bilancio 2018), tutte censurate dal commissario ad acta della sanità calabrese.
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