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Paolo Mascaro

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Un mese fa la richiesta di informazioni al Comune (LEGGI), ora l’avvio del procedimento sanzionatorio per l’omessa adozione del Piano triennale prevenzione e corruzione (Ptpc) 2020/2022 la cui adozione (aggiornamento) per i comuni è obbligatoria ogni anno.

Il procedimento sanzionatorio (da 1.000 a 10.000 euro) è stato avviato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), nei confronti del responsabile del Piano prevenzione e corruzione del Comune di Lamezia, Pasquale Pupo (attuale segretario generale del Comune) e del predecessore Carmela Chiellino, nonché del sindaco Paolo Mascaro, del vice Antonello Bevilacqua e di tutti gli assessori in carica fino al 15 dicembre (Teresa Bambara, Francesco Dattilo, Giorgia Gargano, Giovanni Francesco Luzzo, Luisa Vaccaro e Sandro Zaffina).

Il Piano del Comune di Lamezia è fermo a gennaio del 2018 quando fu adottato dalla commissione straordinaria il Piano 2018/2020. Insomma è singolare che un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose ancora non ha aggiornato il Piano prevenzione e corruzione. Il tutto nonostante prima la Giunta Mascaro e successivamente il consiglio comunale con delibera del 19 febbraio 2020 ha approvato la definizione delle linee guida per la predisposizione degli obiettivi strategici e di promozione di nuovi livelli di trasparenza per il triennio 2020/2022. A quel punto l’Anac il 15 dicembre 2020 aveva deciso di avviare la procedura chiedendo informazioni al responsabile del Piano nonché al sindaco.

Ora, con comunicazione del 14 gennaio 2021, ha avviato il procedimento sanzionatorio dopo che da «una verifica effettuata sul sito istituzionale del Comune – si leggeva nella lettera di richiesta di informazioni da parte dell’Anac del 15 dicembre 2020 – risulta sia stato disposto l’avvio della consultazione pubblica per l’approvazione del PTPCT (Piano Trasparenza Corruzione) 2020/2022, ma non è stato altresì possibile rinvenire la delibera di approvazione del Piano stesso».

Ai destinatari del procedimento, si richiede di inviare entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, idonea attestazione dell’avvenuta adozione del documento mancante in data antecedente la ricezione della comunicazione, avendo cura di procedere tempestivamente alla pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente”, e che «l’eventuale adozione del documento omesso in data successiva alla comunicazione di avvio rileva solo ai fini della quantificazione della sanzione».

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