L'ex sindaco di Nocera Terinese Luigi Ferlaino
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo 4 mesi di arresti domiciliari ora è libero, ma dovrà dimorare fuori dalla Calabria. E’ quanto disposto dal gip Matteo Ferrante nei confronti di Luigi Ferlaino, 53 anni, ingegnere nonchè ex sindaco di Nocera Terinese coinvolto a maggio scorso nell’inchiesta “Alibante” per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ferlaino (difeso dall’avvocato Giuseppe Spinelli) dovrà anche recarsi ogni giorno a firmare (dalle 12 alle 16) nella sede della pg dove dimora.
Ferlaino viene ritenuto una figura chiave, ovvero “trait d’union” tra il boss Carmelo Bagalà e gli amministratori dei comuni di Falerna e Nocera Terinese.
Nell’operazione “Alibante”, come si ricorderà, sono stati 19 i destinatari di un’ordinanza di misura cautelare su richiesta della Dda di Catanzaro, (8 in carcere, 9 ai domiciliari e 2 raggiunti da una interdittiva) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta (complessivamente 43 gli indagati).
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA