Ruggero Pegna
2 minuti per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Il bando “Grandi Eventi 2020” ha escluso associazioni culturali che hanno fatto storia dello spettacolo dal vivo in Calabria. Anche in questo settore la città di Lamezia Terme, ma soprattutto la Calabria, per la valenza degli eventi organizzati nel circuito regionale dalle associazioni escluse, risulterebbero penalizzate.
Abbiamo chiesto al deputato della Lega Domenico Furgiuele, vista anche la vicinanza con il presidente facente funzioni Nino Spirlì, appartenente allo stesso partito, cosa pensa dell’esclusione dal bando “Grandi Eventi 2020” delle associazioni culturali lametine “Ama Calabria”, del direttore artistico Francescantonio Pollice, e “Show Net srl”, del direttore artistico Ruggero Pegna, che hanno segnato, insieme al più recente Trame Festival, la storia culturale e dello spettacolo calabrese degli ultimi 30-40 anni.
Il deputato leghista non si è sottratto nell’affrontare al Quotidiano del Sud la spinosa questione e ha risposto: «È un danno per la città, indubbiamente. Si doveva e si deve osare di più per fare in modo che queste due splendide realtà, che hanno dato lustro a Lamezia Terme e all’intera Calabria, possano tornare ai livelli ai quali ci avevano abituato. Pur trattandosi di iniziative diverse esse sono sempre state in un rapporto di complementarietà poiché nei rispettivi ambiti hanno portato nella nostra terra personalità di livello mondiale che hanno attirato visitatori da tutte le parti del Sud, e creato vera e propria economia. A conferma del fatto che con la cultura si nutre lo spirito ma anche la società. L’esclusione dalla pletora dei grandi eventi di queste manifestazioni, ritengo sia una penalizzazione per Lamezia Terme».
Ed ecco la proposta del deputato Furgiuele: «Chiederò al presidente Spirlì, che ha sempre mostrato grande sensibilità nella valorizzazione degli eventi culturali, di aprire un tavolo di confronto al fine di capire se vi siano margini per salvare due manifestazioni simbolo della nostra comunità».
Giova ricordare che le associazioni escluse non sono rimaste a guardare e hanno intrapreso ricorsi al Tar con gli avvocati Alfredo Gualtieri, difensore di Pollice, e Tiziano Lio, difensore di Ruggero Pegna. Quest’ultimo, sempre difeso dall’avvocato Tiziano Lio, ha anche presentato, al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro, un atto di denuncia querela.
Prima, quindi, di chiudere una vicenda che investe un settore fondamentale della vita culturale e sociale calabrese si attende una duplice risposta: dalle competenti autorità giudiziarie e dalla politica. Per quanto concerne l’aspetto politico occorre capire se l’interlocuzione del deputato Furgiuele come anche quella di ogni altro esponente che rappresenti la classe dirigente calabrese produca gli effetti auspicati. In ogni caso da un assunto non si può prescindere: la necessità di trasparenza e risposte adeguate da chi è chiamato a gestire la res pubblica, in questo caso la Regione Calabria. Lo si deve alla Calabria e alla città di Lamezia Terme.
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