Un corteo di protesta
2 minuti per la letturaCATANZARO – Manifestazione di protesta a Catanzaro dei precari appartenenti al bacino dei tirocinanti, che hanno bloccato le strade di ingresso alla Cittadella regionale chiedendo di incontrare il presidente della Regione Roberto Occhiuto per determinare lo sblocco della loro vertenza.
Alla base della mobilitazione, promossa dal sindacato autonomo Usb, c’è la richiesta di contrattualizzazione dei tirocinanti impegnati da circa dieci anni all’interno di amministrazioni pubbliche come Comuni ed altri enti della Regione.
I manifestanti, presenti con bandiere e striscioni come è già più volte accaduto in passato, si sono ritrovati nel parcheggio e poi hanno sfilato sulla strada antistante l’ingresso del palazzo della Regione Calabria.
“Chiediamo la stabilizzazione dei tirocinanti calabresi – ha detto uno dei lavoratori proveniente da un comune del crotonese – padri e madri di famiglia che da dieci anni lavorano nella più totale precarietà all’interno dei comuni della regione senza uno straccio di contratto e di sicurezza sul futuro. Si tratta di oltre 4 mila persone distribuite su tutta la Calabria che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno solo questa esigua entrata, parliamo di 500 o 700 euro mensili, nel loro bilancio famigliare”.
“Il presidente Occhiuto – ha aggiunto un altro lavoratore – si deve assumere le sue responsabilità e deve dare risposte così come aveva detto di fare durante la campagna elettorale».
“Mentre mi sto occupando della rete oncologica regionale, che purtroppo va rilanciata, dei presidi sanitari da mettere sul nostro territorio e di tanti altri dossier, mi chiama la Digos dicendomi che c’è un sindacato che pretende che li incontri con i lavoratori, per poter dire poi agli stessi lavoratori, che siccome hanno bloccato le strade per l’accesso agli uffici della Regione, hanno vinto avendo costretto la Regione a incontrarli”.
Parole di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un video pubblicato sui social in merito alla protesta organizzata dall’Usb sotto la sede della Cittadella regionale.
“Non è così che si lavora. Io – aggiunge Occhiuto – sono sempre disponibile a incontrare i sindacati e i lavoratori: l’ho sempre fatto. I lavoratori che stanno protestando sono persone per le quali, come ultimo atto prima che lasciassi il Parlamento e arrivassi in Regione, ho fatto stanziare 25 milioni di euro per le loro integrazioni. Il mio governo regionale è quello che sta stabilizzando più precari, senza creare altri precari. Mi sto occupando di questo tema, e anche se capisco i bisogni dei lavoratori, non voglio dare ai loro sindacalisti la possibilità di strumentalizzare madri e padri di famiglia, e dire che portando i lavoratori a bloccare le strade della Regione, hanno ottenuto la possibilità di incontrare il presidente”.
“Li incontrerò quando sarà possibile farlo – sostiene ancora il presidente della Regione Calabria – ma non li incontro se lo chiedono con prepotenza. La prepotenza non vince, nei confronti del mio governo regionale non vince”.
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