Sono previsti per lunedì a Olivadi i funerali del sergente maggiore Vincenzo Aiello, il militare della Folgore morto durante un’esercitazione.

OLIVADI (CATANZARO) – Si svolgeranno lunedì 28 ottobre, nella chiesa del Santissimo Crocifisso, i funerali che daranno l’ultimo saluto a Vincenzo Aiello, il militare paracadutista della folgore che ha perso la vita durante un’esercitazione sul lago di Bolsena. 45 anni Vincenzo era stimato e benvoluto da tutti coloro che lo conoscevano e, la comunità di Olivadi dove il sergente maggiore era originario è rimasta dalla notizia della morte del militare. Aiello, martedì scorso, 22 ottobre 2024, era scomparso tra i flutti dopo essersi lanciato dall’elicottero durante un esercitazione che simulava un salvataggio in acqua.

Le ricerche, condotte senza sosta dai sommozzatori dei vigili del fuoco, si sono concluse tragicamente, il giorno seguente con il ritrovamento. Il corpo senza vita del militare era adagiato sul fondo a 25 metri di profondità. La notizia della scomparsa di parà ha scosso profondamente l’opinione pubblica e le istituzioni.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il suo profondo cordoglio. «Con immenso dolore – ha dichiarato il ministro- che esprimo, a nome di tutta la famiglia della Difesa e mio personale, i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari e ai colleghi del Sergente Maggiore Aiutante Vincenzo Aiello. Tutta la Difesa si stringe idealmente ai familiari e agli affetti più cari di Vincenzo». Parole di cordoglio anche dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello. «Piango – ha scritto il generale Masiello- la scomparsa del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello acquisitore del 185º reggimento paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi “Folgore”. Tutta la famiglia dell’Esercito si stringe attorno ai suoi cari in questo momento di grande dolore».

Vincenzo Aiello era un militare esperto e preparato, stimato dai suoi superiori e dai suoi colleghi. La sua scomparsa prematura lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in tutta la comunità militare.