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La mazza lasciata davanti al locale

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Intimidazione alla Pizzeria Vecchio Mattatoio a Lamezia, una mazza lasciata davanti il locale ma il titolare rispedisce al mittente: «Il pizzo non lo paghiamo»


LAMEZIA TERME – Una mazza davanti al locale trovata da un cameriere della pizzeria “Vecchio Mattatoio” nel centralissimo corso Numistrano a Lamezia Terme. Un ritrovamento strano, anomalo, che il titolare del locale ha reso noto sulla propria pagina Facebook: «Ieri abbiamo trovato questo regalino – scrive Massimiliano Arzente – di fronte il locale. Chiunque lo abbia perso sa dove trovarlo. Se così non fosse, se il proprietario abbia voluto intimidirci a scopi di estorsione, noi ribadiamo che il pizzo (mazzette) non lo paghiamo. Andate a lavorare».

Contattato dal Quotidiano del Sud, Arzente ha spiegato di aver “pensato all’inizio a uno scherzo, poi ho capito che non era proprio uno scherzo. Uno dei camerieri – racconta – ieri pomeriggio, verso le 15 (30 agosto) ha trovato questa mazza davanti al mio locale. Il cameriere ha poi chiamato un muratore che mi sta facendo dei lavori pensando che l’avesse dimenticata. Invece il muratore, che da tanti anni mi fa dei lavori, ha riferito al cameriere che non aveva dimenticato nessuna mazza. Da li abbiamo capito che era qualcosa di strano».

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«Quindi da parte mia niente paura, ho voluto lanciare su Facebook giusto un messaggio per ribadire che non abbiamo paura di nessuno e di che pasta siamo, anche per evitare che venga qualcuno per “il cavallino di ritorno” come si dice in gergo. Dovevamo pubblicarlo su Facebook. Abbiamo rimesso la mazza dove è stata trovata per far capire a chiunque di non venire. In passato quando avevo un altro locale, il Mata Hari, trovai una bottiglia davanti al locale».

Nel 2011, infatti, il ristorante Mata Hari fu preso di mira dal racket con il ritrovamento davanti il locale di piazza Stocco di una bottiglia con liquido infiammabile con all’interno un accendino e tre proiettili. “Ho chiamato i carabinieri esponendo i fatt. Se sapevano, se mandavano una volante ma mi è stato riferito che dovevo andare in caserma visto che la mazza è stata toccata e spostata. L’importante comunque è il messaggio che abbiamo mandato, qualcosa andava fatto”. Tanti i commenti di solidarietà sui social.

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