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Il luogo del ritrovamento del corpo

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Morto all’alba all’ospedale di Cosenza l’operaio Antonio Virgilio Mantovano, 65 anni, di Lamezia, trovato gravemente ferito il 13 febbraio scorso. Indagano i carabinieri


LAMEZIA TERME – È morto all’alba all’ospedale di Cosenza l’operaio Antonio Virgilio Mantovano, 65 anni, di Lamezia, trovato gravemente ferito il 13 febbraio scorso all’interno del capannone della sezione lavori del Comune di Lamezia in via Prunia.

In un primo momento era stato trasportato all’ospedale Pugliese di Catanzaro e successivamente – in coma – è stato trasferito in una clinica del risveglio nel Cosentino. Stanotte le sue condizioni si sono aggravate ed è stato trasportato all’ospedale di Cosenza dove all’alba è morto. Il caso è ancora tutto da chiarire dopo che l’operaio è stato trovato due mesi fa riverso a terra, gravemente ferito alla testa e con costole fratturate.

Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo delegando i carabinieri per le indagini che devono stabilire se l’operaio ha subito un’aggressione oppure se si è trattato di un incidente sul lavoro (ipotesi più probabile). Ex dipendente Lsu, l’operaio era stato ricoverato in coma farmacologico dal tardo pomeriggio del 13 febbraio scorso quando i colleghi di lavoro, non vedendolo arrivare per timbrare, lo avevano cercato dappertutto finché, dopo aver scoperto il luogo in cui si trovava sotto un soppalco, hanno immediatamente allertato i soccorsi.

Pare che debba escludersi l’ipotesi di un’aggressione, come scaturito dai primi rilievi sul posto eseguiti dai carabinieri che hanno posto sotto sequestro, su disposizione della Procura (che ha conferito l’incarico per una perizia tecnica oltre che medico – legale) il capannone della sezione lavori in via Prunia, setacciando ogni luogo del tragico incidente. L’operaio lascia la moglie e due figlie.

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Francesco Ridolfi

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