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I resti del Canadair precipitato

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Canadair da Lamezia alla Sicilia precipita sull’Etna: due morti

CATANZARO – Un canadair della Protezione civile partito da Lamezia per le operazioni di spegnimento di un incendio nel territorio di Linguaglossa, nel Catanese, precipita mentre stava caricando l’acqua alle pendici dell’Etna. Morti i due piloti a bordo del velivolo.

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La Protezione civile rende noto che “nel primo pomeriggio di oggi, il velivolo Canadair 28 dei Vigili del Fuoco, è precipitato durante le attività di spegnimento dell’incendio boschivo in corso sul Monte Calcinera, nel comune di Linguaglossa, provincia di Catania”. Il velivolo sarebbe precipitato a seguito dell’urto della carena contro la costa della montagna.

“Sono rammaricato e molto dispiaciuto per le due vittime dell’incidente di Linguaglossa. Le mie squadre hanno visto precipitare il Canadair, poi il fumo. L’aereo è completamente distrutto e sembra che non ci sia nulla da fare”. Così il direttore della Protezione civile della Sicilia, Salvo Cocina, parlando del canadair precipitato sull’Etna.

Il Canadair era decollato dall’aeroporto di Lamezia Terme e faceva parte della flotta della Babcock Italia. La società, come si legge sul suo sito, è leader di servizi medici di emergenza aerea (Ems), antincendio aereo e operazioni Oil and gas (O&g) aeree. È presente nel nostro Paese con 48 basi. Babcock da oltre 35 anni fornisce servizi antincendio aerei, operando in Europa e Canada con oltre 500 professionisti altamente qualificati.

A bordo del Canadair, il CAN 28, c’erano il comandante, Matteo Pozzoli e il primo ufficiale Roberto Mazzone. Matteo Pozzoli di Erba, 58 anni, figlio dell’ex sindaco Filippo Pozzoli. Matteo Pozzoli era già caduto con l’aereo nel 1997, rimanendo ferito.

Roberto Mazzone, 62 anni, di Salerno, era molto conosciuto nella sua città per essere un istruttore di volo e volontario dell’associazione “Soccorso Amico”.

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