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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Un caso che rischia di diventare iconico dalla grave situazione che c’è oggi in Calabria in ambito sanitario. Secondo quanto reso noto dal Codacons Calabria, infatti, un uomo sarebbe muore in attesa di un’ambulanza, giunta dopo circa un’ora e mezza alla chiamata.

I fatti sarebbero accaduti a Lamezia Terme in pieno centro, nei pressi del Palazzo di giustizia. Il Codacons Calabria cui si è rivolta la famiglia della vittima, ha precisato che alla richiesta di soccorso, dopo il malore del malcapitato, la risposta del 118 sarebbe stata senza appello: «Non ci sono mezzi disponibili».

In ogni caso, per sopperire all’emergenza è stata comunque attivata la postazione di emergenza territoriale di Girifalco che è però intervenuta con i tempi richiesti dal tragitto.

Il Codacons si è così rivolto alla procura della Repubblica di Lamezia Terme per verificare ogni eventuale responsabilità: «Abbiamo chiesto – precisa Francesco Di Lieto del Codacons – alla Procura di Lamezia Terme di verificare tutte le responsabilità in questa storia di ordinaria inefficienza».

«Abbiamo già denunciato questa situazione – conclude Di Lieto – oggi in Calabria si muore perché non ci sono ambulanze. Altrove, invece, sono i medici a mancare e, in altri casi, mancano i farmaci. Per una visita oculistica sei dirottato a Soverato. E la lista potrebbe continuare. Incredibile che tutto ciò accada esattamente nel posto in cui i manager delle Asp sono stati lautamente ricompensati, dividendosi migliaia e migliaia di euro per “premi di risultato”. Stiamo pagando il prezzo di una sanità depredata da lupi famelici, nel silenzio, sempre più simile alla complicità, da parte di tutta la politica regionale. Un horror gestionale che, paradossalmente, è stato lodato e ricompensato. Un sistema che festeggia nonostante si trovi sul ponte del Titanic. Mentre si balla i calabresi muoiono e medici e paramedici continuano a pagare per tutti»

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