Via Teano nel quartiere Aranceto
2 minuti per la letturaCATANZARO – Una agente della polizia di Stato è stata aggredita nella tarda mattinata di oggi durante un controllo che una pattuglia delle Volanti stava effettuando in via Teano, nel quartiere Aranceto di Catanzaro.
La poliziotta era in servizio su una Volante che ha fermato un cittadino rom per un normale controllo, ma è stata aggredita violentemente. L’agente si trova ora al pronto soccorso di Catanzaro per essere sottoposta alle cure necessarie per le ferite riportate nell’aggressione.
Il quartiere Aranceto è stato al centro, appena ieri, di una operazione congiunta di polizia e carabinieri che ha evidenziato la gestione, proprio da parte di famiglie di etnia rom che vivono in questa zona della città, sia dello spaccio di droga che delle estorsioni.
Nel corso delle indagini, tra l’altro, le autovetture delle forze dell’ordine erano state anche prese di mira con fitte sassaiole, mentre il quartiere veniva costantemente monitorato dai criminali con videocamere e sentinelle.
In provincia di Catanzaro, tra l’altro, negli ultimi tempi sono state registrate diverse aggressione nei confronti delle forze di polizia, con quattro poliziotti ferroviari malmenati nella stazione ferroviaria di Lamezia Terme, nodo cruciale nel sistema trasporti della Calabria.
Dopo l’aggressione di oggi è intervenuto il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano: «Siamo esasperati, impotenti e increduli: siamo stati abbandonati e nessuno sembra affrontare con concretezza il problema della sicurezza e della tutela delle Forze di Polizia».
«Ormai subiamo aggressioni quotidiane – ha aggiunto Brugnano – grazie all’immagine debole che forniscono le leggi in questa materia. Ma quello che più è grave è che nessuno a livello istituzionale si stia ponendo il problema di mettere le Forze di polizia nelle condizioni di difendersi durante i servizi. Quanto accaduto a Catanzaro, poi, è l’esempio lampante di come siamo isolati».
Infatti, Brugnano ha ricordato che «anche il procuratore capo Nicola Gratteri ha evidenziato, dopo l’operazione di ieri, che la politica debba fare la sua parte. Condividiamo pienamente questa posizione, perché da anni continuiamo a sostenere che la politica catanzarese è assolutamente inerte sui temi del contrasto alla criminalità rom e davanti alle istanze delle persone oneste. Ci chiediamo perché non siano mai stati applicati, ad esempio, provvedimenti quali il Daspo urbano, portando via dal territorio i soliti delinquenti. Magistratura e Forze dell’ordine stanno facendo la loro parte – ha aggiunto Brugnano – e siamo pronti a fare sempre di più, ma occorre un impegno delle istituzioni a tutti i livelli: da quelle locali che non applicano le leggi al governo nazionale che non ci fornisce gli strumenti necessari per operare».
«Siamo esasperati – ha concluso Brugnano – e senza risposte adeguate siamo altrettanto consapevoli di non riuscire a garantire più la sicurezza sul territorio. Non possiamo lavorare a mani nude e senza una legislazione adeguata».
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