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CHIARAVALLE CENTRALE (CATANZARO) – Un acceso diverbio per il mancato rispetto di un semaforo rosso, poi degenerato e culminato con un accoltellamento. È la disavventura capitata ad un diciannovenne che si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Soverato, con ferite non gravi, raccontando di essersi fatto male dopo una caduta su una ringhiera in ferro.

Il medico di turno si è subito reso conto che la ferita era da arma da taglio e ha chiamato i carabinieri ai quali il ragazzo, che ha spiegato di essersi inventato la storia terrorizzato per possibili ritorsioni da parte dell’aggressore, ha raccontato cosa era davvero accaduto.

A quel punto i militari si sono recati in casa dell’autore, un ambulante 29enne di Chiaravalle Centrale, che, vistosi scoperto, ha consegnato spontaneamente l’arma utilizzata, un coltellino svizzero multiuso.

Nonostante la collaborazione, i carabinieri hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare che ha consentito di trovare e sequestrare una pistola clandestina già carica con 6 proiettili, pulita e pronta per l’uso nascosta in un marsupio tra gli indumenti riposti nell’armadio della camera da letto.

Per l’ambulante è scattato l’arresto per detenzione clandestina di arma da fuoco. L’uomo. successivamente posto ai domiciliari, è stato denunciato per le lesioni causate al ragazzo tuttora ricoverato nell’ospedale di Soverato.

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