SAN MANGO D’AQUINO (CATANZARO) – I carabinieri hanno salvato un uomo che aveva tentato il suicidio e, in un’altra distinta circostanza, insieme ai volontari della protezione civile comunale, un altro uomo che si era smarrito.
Nel primo caso l’uomo salvato dal suicidio era stato condannato per violenza sessuale anche in secondo grado. Sta scontando la pena agli arresti domiciliari, ma evidentemente qualcosa nella sua testa è scattato tanto da pensare di farla finita suicidandosi. Ma una sua parente ha fatto in tempo ad accorgersi che O.P. stava per impiccarsi chiamando così i carabinieri che hanno fatto in tempo a salvare la vita all’uomo.
Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, infatti, i carabinieri sono prontamente intervenuti praticando il massaggio cardiaco salvando la vita all’uomo, soccorso poi dal 118 e portato all’ospedale “Giovanni Paolo” II di Lamezia Terme per le cure del caso.
L’altro salvataggio riguarda un anziano che con la sua auto era rimasto impantanata nel fango tra le montagne in un luogo dove non c’è campo telefonico. Poi, disorientato, riusciva, comunque, percorrendo a piedi una strada sterrata, a raggiungere una zona dove invece, fortunatamente, la linea telefonica c’era facendo così scattare le ricerche dopo aver chiamato la figlia. Alla fine veniva ritrovato dai carabinieri sul posto indicato dalla figlia dello smarrito (Piano Corvo) dove, durante una perlustrazione della zona, l’anziano è stato ritrovato agitato e disorientato dopo che aveva lasciato l’auto rimasta impantanata nel fango.
I soccorsi sono stati attivati dal coordinatore della protezione civile comunale di San Mango d’Aquino, Serafino Gallo, il quale attivava il Coc (Centro operativo comunale) di cui è responsabile Francesco Trunzo (vicesindaco) e il sindaco Luca Marrelli. A quel punto sono scattate le ricerche da parte dei volontari della protezione civile comunale e di carabinieri di Martirano Lombardo che ritrovavano l’anziano due ore dopo la segnalazione.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA