Simona Cavallaro e il padre Alfio
1 minuto per la letturaCATANZARO – “La mia amata figlia Simona è venuta a mancare su questa vita terrena, il mio dolore è immenso come se avessero esportato metà del mio corpo. Simona, pura come l’acqua di fonte, solare come l’alba e il tramonto, sorridente e scherzosa come una bambina”.
In queste poche parole c’è tutto il dolore di un padre, Alfio Cavallaro, che su Facebook ha provato a ricordare sua figlia Simona, la 20enne sbranata da un branco di cani pastore a Satriano in provincia di Catanzaro (LEGGI).
Alle parole, il noto gioielliere di Soverato ha aggiunto le foto di Simona per ricordare “uno spaccato della sua poca vita vissuta nel pieno amore della famiglia e degli amici più cari”. “Le nostre vite saranno distrutte”.
Il volto di Simona è onnipresente sul profilo Facebook del padre, a testimonianza di un legame strettissimo e dell’infinito amore paterno che Alfio nutre per la giovane scomparsa e per il fratello gemello.
“Sono passati 19anni e sembra ieri che sono nati. Ormai diplomati e pronti a spiccare il volo”, scriveva nel giugno 2020 allegando una raccolta di foto d’infanzia dei figli. Il diploma era arrivato pochi giorni prima: “Pietro (97). Simona (100). I miei complimenti per l’impegno e gli ottimi risultati. Che sia l’inizio di un percorso pieno di soddisfazioni. Orgoglioso dei miei figli”.
A maggio dello scorso anno il raggiungimento della maggiore età, festeggiato dal padre sui social: “I miei gioielli: Pietro & Simona, i loro 18 anni”. E poi le foto della ragazza a mare con la famiglia commentate dal padre: “Il mio tesoro: Simona Cavallaro”.
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