L'area posta sotto sequestro
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – La Procura di Lamezia continua nella lotta contro i reati ambientali in particolare nell’area industriale.
Dopo lo stabilimento dell’azienda Ilsap (operazione “Wast water”), e nei giorni scorsi il sequestro di un’area adibita a officina per mezzi industriale (in mancanza di autorizzazioni ambientali), ora è stata sequestrata un’area che la Procura ritiene illecitamente utilizzata come deposito e stoccaggio di rifiuti speciali.
In particolare, le indagini eseguite hanno permesso di accertare – secondo quanto contestato a due persone che sono state denunciate – che una nota azienda locale, specializzata nell’attività di recupero e smaltimento di pneumatici fuori uso, aveva trasformato un’area di proprietà, di circa 2.000 mq., in una vera e propria discarica non autorizzata.
Sempre in quest’area, sprovvista di pavimentazione, veniva rinvenuta un’enorme quantità di rifiuti speciali, di diversa natura, sparsi nel nudo terreno, tra cui diversi cassoni carrabili contenenti pezzi di auto fuori uso, materiali in pvc, granuli fini di pneumatico commisto a frammenti di gomma, derivanti dal ciclo di lavorazione dell’azienda, oltre a varie attrezzature in ferro in disuso e diversi cumuli di cemento, materiale edile e bituminoso.
L’attività di indagine in materia di tutela ambientale e salvaguardia della salute pubblica è stata eseguita dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, unitamente ai Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica – NOE di Catanzaro, al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione P.G. – aliquota Ambiente della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e dal sostituto procuratore Marica Brucci.
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