I carabinieri a Cortale
2 minuti per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Tre arresti in altrettante operazioni dei carabinieri nel Lametino, tutti relativi a maltrattamenti in famiglia.
Nel primo caso, a Cortale, un uomo di 45 anni pretendeva 30.000 euro dalla moglie, da cui stava separandosi, in cambio di un divorzio consensuale, minacciando di avviare altrimenti un contenzioso e altre azioni legali volte a sottrarle la tutela dei figli.
L’uomo è arrestato dai carabinieri della compagnia di Girifalco e sottoposto ai domiciliari per tentata estorsione e minacce. I fatti sarebbero avvenuti lo scorso 20 febbraio, quando l’uomo raggiunse la donna a Cortale chiedendole il denaro. La misura è stata emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme.
Nel secondo caso, i carabinieri della stazione di Nocera Terinese hanno eseguito due misure di custodia cautelare, una agli arresti domiciliari e l’altra in carcere, per due uomini che si sono resi responsabili di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.
Le vittime sono due donne che, nel corso del tempo, hanno subito aggressioni e minacce che le hanno portate a rivolgersi ai militari dell’Arma. I Carabinieri hanno subito applicato le procedure previste per il “codice rosso”, introdotto cdi recente, che prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere.
Per quanto riguarda il caso degli atti persecutori, le indagini e gli accertamenti condotti dai carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno consentito di raccogliere elementi investigativi utili a dimostrare che un uomo, un 48enne di Nocera Terinese, attraverso numerose e insistenti telefonate e appostamenti sotto l’abitazione di una donna, aveva ingenerato nei confronti della vittima uno stato di insicurezza e paura da alterarne le abitudini quotidiane.
L’altro caso riguarda una serie di maltrattamenti e atteggiamenti prevaricatori che un 30enne bulgaro ha perpetrato nei confronti della moglieal punto da rendere quasi del tutto impossibile la convivenza.
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