Antonio Catricalà
1 minuto per la letturaROMA – E’ morto suicida, a 69 anni, Antonio Catricalà, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex garante dell’Antitrust. Secondo una prima ricostruzione investigativa si sarebbe ucciso sparandosi un colpo di pistola sul balcone della sua casa di Roma, nel quartiere Parioli.
Il 18 febbraio scorso Catricalà, già presidente di Aeroporti di Roma, era stato nominato presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture (Igi). L’Igi è un centro–studi, fondato nel 1986 dai grandi costruttori di opere pubbliche, con lo scopo di approfondire i temi degli appalti pubblici, anche in vista degli appuntamenti europei degli anni Novanta.
Catricalà, nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952, è stato presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 2005 al 2011. Successivamente, dal 2011 al 2013, è stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo guidato da Mario Monti e dal 2013 al 2014 è stato viceministro per lo Sviluppo economico durante il Governo Letta. Avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana.
Laureato in Giurisprudenza, è stato consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato. Già docente di Diritto privato all’Università di Roma Tor Vergata, ha insegnato Diritto dei consumatori all’Università LUISS Guido Carli a Roma.
Gli investigatori non hanno trovato alcun biglietto in casa, mentre i pm di Roma indagano per istigazione al suicidio. Secondo quanto si apprende, gli inquirenti hanno disposto accertamenti autoptici. Le verifiche, disposte dal pm Giovanni Bertolini, sono state decise per “atto dovuto”.
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