L'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro
3 minuti per la letturaCATANZARO – Un infermiere e un operatore pestati da un paziente in attesa di essere visitato e trenta giorni di prognosi ciascuno. Questo il bilancio della notte di “follia” che si è vissuta tra venerdì e sabato nel pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro e che va a integrare quella che da molti viene definita ormai come “l’emergenza sicurezza” del nosocomio del capoluogo.
Non è la prima volta, infatti, che episodi del genere si verificano nell’ospedale cittadino: nervi tesi – spesso dovuti alle lunghe attese e ai diversi problemi organizzativi – e persone esasperate che perdono il controllo.
L’ultimo caso, nell’ordine di tempo, soltanto due giorni prima, di mattina, quando nell’ufficio ticket era scoppiata una lite tra alcuni pazienti che stavano aspettando di registrare le impegnative. I contendenti sarebbero venuti alle mani e qualcuno aveva dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Pronto soccorso che invece è stato teatro dell’aggressione di due notti fa. Attimi di paura quando, secondo le prime ricostruzioni, un paziente, in attesa di ricevere le cure, ha iniziato a manifestare un certo nervosismo per poi passare “all’azione”.
A farne le spese, un operatore del pronto soccorso e un infermiere di turno – per quest’ultimo setto nasale rotto con un pugno – intervenuti inutilmente per calmarlo. È servito l’arrivo delle forze dell’ordine per riportare la situazione sotto controllo, con i due lavoratori soccorsi e medicati. Sull’accaduto, immediato è stato l’intervento del sindaco Sergio Abramo, che nella mattinata di ieri ha contattato il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Giuseppe Panella.
«Ho invitato il dg – ha reso noto il sindaco – nello spirito di collaborazione che contraddistingue i rapporti fra azienda e amministrazione comunale, a valutare l’istituzione di un servizio di vigilanza armata fisso all’interno della struttura: sarebbe la misura più immediata per tutelare la professionalità e l’incolumità di medici, infermieri e operatori, ma pure la serenità e l’incolumità dell’utenza che si rivolge al “Pugliese” e che per fortuna riconosce, nella stragrande maggioranza dei casi, l’impegno instancabile del personale sanitario».
Da Panella, fa sapere il sindaco, sarebbe arrivata la massima apertura. Di “episodio inaccettabile” parla Mimmo Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia, così come i consiglieri comunali del gruppo azzurro. Pesante, inoltre, la denuncia della Fp Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv, che con il coordinatore Vincenzo La Croce punta il dito, ancora una volta, contro la carenza di personale all’interno del pronto soccorso e in tutta l’Azienda Ospedaliera catanzarese.
«Tutto ciò – si legge in una nota – crea attese lunghe ed estenuanti che spesso sfociano in rabbia e violenza verso il personale, il quale, seppure in una situazione di grave carenza , continua a prestare la sua professionalità al servizio della collettività».
Per la Cgil, si tratta di «una situazione insostenibile, soprattutto in giornate di lavoro come queste, che stanno diventando la norma, dove il triage è pieno di gente: già è difficile sopportare questi carichi di lavoro, dover pensare anche alla propria incolumità rappresenta una condizione di lavoro inaccettabile per il personale; la Fp Cgil pone con fermezza la questione sicurezza che rappresenta oramai una vera e propria emergenza. Nei prossimi giorni – concludono dal sindacato – chiederemo un incontro urgente al dg e Panella per studiare soluzioni in grado di proteggere tutti i lavoratori, in modo particolare quelli che operano con turni a rotazione, di giorno e di notte, che possono avere contatti con persone malintenzionate. Negli ospedali il diritto alla salute dei pazienti equivale al diritto alla sicurezza delle persone che ci lavorano».
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