Imprenditore crivellato di colpi nel Catanzarese

Nel 2006 favorì latitanza di un boss del Crotonese

SORBO SAN BASILE (CZ) – Un imprenditore, Santo Gigliotti, di 57 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato assassinato stamani in un agguato a Sorbo San Basile, nel catanzarese. L’uomo era a bordo della sua auto, un’Alfa Romeo 166, quando qualcuno gli ha sparato contro diversi colpi d’arma da fuoco, diverse decine di colpi di kalashnikov. L’auto è stata completamente crivellata dai proiettili esplosi con un’arma da guerra e Gigliotti è morto sul colpo.

Secondo quanto appurato, l’imprenditore era uscito di casa, contigua all’azienda agricola, per raggiungere una cava di inerti che si trova nella zona di Simeri. Orari e abitudini quotidiane che avrebbero agevolato il compito del killer che ha potuto agire conoscendo bene gli spostamenti dell’uomo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Gigliotti, nell’aprile del 2006, fu arrestato per favoreggiamento, perché in una abitazione interna alla sua azienda casearia furono bloccati il latitante Giuseppe Arena, di 50 anni, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, e del suo luogotenente, Francesco Gentile, 57 anni.

Gigliotti è stato ucciso in una zona non lontana dal luogo dove venne ammazzato, lo scorso anno, un altro imprenditore, Tommaso Guzzetti, di 54 anni, titolare di un’impresa boschiva di Sersale e di un’azienda di autolinee (LEGGI LA NOTIZIA DEL DELITTO). Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi e si stanno verificando anche possibili collegamenti tra i due fatti. Del caso si sta occupando la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Sul posto si è recato il sostituto procuratore della Dda Domenico Guarascio. Ciò confermerebbe che la pista seguita da inquirenti ed investigatori è quella della criminalità organizzata.

La vittima era sposata e padre di tre figli: Daria, Serena e Giacomo. Daria ricopre anche l’incarico di assessore al Comune di Sorbo San Basile.