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Aggredito operatore del 118 a Catanzaro durante un intervento: riporta ferite e un trauma all’orecchio. La denuncia del sindacato Usb: «Poco personale, mancanza di tutele e sicurezza»
CATANZARO – Il sindacato Usb di Catanzaro denuncia l’ennesima aggressione nei confronti di un operatore sanitario in servizio nel 118. L’uomo sarebbe stato aggredito con un pugno al volto durante un intervento in un bar.
A raccontarlo è lo stesso sindacato. «Qualche giorno fa abbiamo assistito all’ennesimo episodio di violenza subìto da un operatore del 118 in servizio presso la postazione 118 di Catanzaro Centro – spiegano – Dopo che gli operatori sanitari erano giunti per un intervento nell’area sud di Catanzaro a causa di una lite per futili motivi in un bar, alla presenza della Polizia di Stato, intervenuta per sedare la lite, l’autista dell’ambulanza è stato colpito violentemente al volto, riportando un trauma all’orecchio oltre che la rottura degli occhiali».
AGGREDITO L’OPERATORE DEL 118 A CATANZARO, SI RIAPRE IL DIBATTITO SULLA SICUREZZA DEGLI OPERATORI SANITARI
Un episodio, l’ennesimo, che riaccende il dibattito sulla sicurezza degli operatori sanitari, sempre più esigui, in servizio nella “trincea” 118. L’evento, per il sindacato, non fa altro che confermare la «mancanza di tutela e sicurezza degli operatori sanitari. Temi questi spesso sottovalutati sia da parte del nostro caro presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sicuramente impegnato a pubblicare post o video da qualche località balneare, che da parte dell’Asp di Catanzaro e della neonata Azienda Zero che attualmente gestiscono il sistema dell’emergenza urgenza su tutto il territorio».
L’attacco è duro ed è rivolto anche ai vertici dell’Asp di Catanzaro che «ignorano il problema». Poi il punto della situazione sullo stato del 118 provinciale. «Nonostante la cattiva gestione delle centrali operative, gli operatori continuano con professionalità, abnegazione e tanto sacrificio a garantire l’assistenza necessaria agli utenti bisognosi».
Come infatti «persiste la carenza di infermieri e medici, e mentre il presidente Occhiuto passa il tempo a fare simpatici siparietti con Rovazzi, a Crotone non si possono attivare le nuove postazioni a causa della mancanza di personale infermieristico, nonostante oggi ci siano nuovi autisti in attesa di essere operativi».
VICINANZA DELLE ISTITUZIONI SOLO PER INTERESSI POLITICI
«Ci saremmo aspettati un messaggio di vicinanza istituzionale all’autista aggredito, come è successo in passato quando a subire l’aggressione è stato il sindaco di Pizzoni, infermiere presso la Pet di Soriano Calabro, aggredito e malmenato nel mese di gennaio, episodio di cui si è parlato a lungo sui giornali e in televisione. Ma è facile dedurre che lì vi fossero anche interessi politici: un sindaco può fare rumore, a differenza di chi è semplicemente un numero di matricola.
E quindi non fa notizia se un autista viene malmenato durante l’espletamento del proprio servizio. Ribadiamo che nonostante le mancanze e le incapacità gestionali, I lavoratori del servizio di emergenza urgenza sono sempre pronti a svolgere il proprio lavoro per prestare soccorso a chi ne ha bisogno. Ma troviamo inaccettabile e pericoloso che si continui ancora ad ignorare il problema della sicurezza sul lavoro degli operatori Suem, su questo tema per tanto chiediamo un intervento immediato senza aspettare che accada un evento grave per poi definire eroe chi ne pagherà le conseguenze».
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