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Il Municipio di Nocera Terinese

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Riscontrata una piccola anomalia sulla rete idrica di località Marina a Nocera Terinese; il sindaco rassicura: «Niente contaminazione da fognatura»


NOCERA TERINESE – «Sulla rete idrica in località Marina si è riscontrata nelle analisi una piccola non conformità, che impone al servizio di igiene di intervenire con la massima tempestività e con la richiesta al sindaco di emettere una ordinanza per informare la popolazione ed evidenziare l’obbligo per il Gestore di individuare tempestivamente le cause delle non conformità e di attuare i correttivi gestionali di competenza necessari all’immediato ripristino della qualità dell’acqua erogata». Lo afferma il direttore di igiene dell’Asp di Catanzaro, Francesco Faragò, che interviene sulla non potabilità dell’acqua.

«Il Servizio igiene rimane disponibile a fornire il supporto tecnico-scientifico necessario – ha detto il direttore Faragò – non abbiamo riscontrato gravi irregolarità, perché si è trattato di una presenza anomala ma contenuta, perciò abbiamo indicato per motivi di sicurezza l’emissione dell’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua potabile fintanto che il problema persista. Non appena il Comune avrà eliminato le cause di non conformità effettueremo a breve le nuove verifiche».
Il sindaco di Nocera Terinese Saverio Russo, dal canto suo, ribadisce che come Comune stanno effettuando continui prelievi su tutta la rete idrica. Che sono state distribuite da subito bottiglie di acqua alle scuole. E che «innanzitutto possiamo tirare un sospiro di sollievo perché nelle analisi dell’11 marzo non si è riscontrata nessuna contaminazione dalla fognatura. Sono stati fatti diversi prelievi in entrata ed in uscita dal serbatoio, nel primo tratto delle rete idrica. Ed infine aspettiamo gli ultimi risultati del prelievo effettuato subito dopo il serbatoio. Mi preme sottolineare che la grossa perdita sulla rete idrica di adduzione al serbatoio Casale è stata completamente riparata. Con le forze di opposizione è in programma un nuovo incontro».

In base all’articolo 13, comma 7, del decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, «il giudizio di idoneità d’uso sull’acqua destinata al consumo umano spetta all’Azienda sanitaria locale territorialmente competente, e si fonda sulle caratteristiche qualitative delle acque da destinare al consumo umano, sull’adeguatezza degli eventuali trattamenti di potabilizzazione adottati, sulle risultanze delle valutazioni e gestione del rischio descritte negli articoli da 6 a 9, nonché sulla conformità dei risultati dei controlli stabiliti».La nuova normativa stabilisce che entro il 2028 ogni ente dovrà attuare il “Piano di Sicurezza dell’Acqua”, quando entrerà in vigore, ovvero il piano che permette di definire e implementare l’analisi di rischio della filiera idro-potabile.

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