Il feretro di Simona Cavallaro
2 minuti per la letturaSOVERATO (CATANZARO) – Soverato si è stretta attorno al dolore della famiglia Cavallaro per la perdita della figlia Simona, la ventenne uccisa da un branco di cani nella pineta di Satriano durante il pomeriggio dello scorso 26 agosto. Lo ha fatto durante le celebrazioni del funerale tenutosi oggi pomeriggio nel cortile dell’oratorio salesiano, per permettere alle moltissime persone di rendere l’ultimo saluto alla ragazza scomparsa prematuramente. Insieme alla mamma Angela, al papà Alfio, noti imprenditori della città, e al fratello gemello, Pietro, hanno preso parte alla Santa Messa anche il sindaco, Ernesto Alecci, e l’intera giunta comunale.
Per omaggiare Simona in questo triste evento, è stato proclamato il lutto cittadino, che ha visto la chiusura di tutte le attività commerciali dalle ore 16 alle ore 18. In segno di lutto, le saracinesche dei negozi sono rimaste abbassate. Presenti anche i parenti, i compagni di scuola, i colleghi di università, i professori, gli amici, i vicini di casa, i conoscenti.
Una gran folla ha accompagnato un silenzio misto a commozione durante il funerale, celebrato dal parroco, don Alfonso, il quale, con l’omelia, ha reso omaggio ad una giovane pura, intelligente quanto garbata, che lascia un vuoto incolmabile non solo all’interno della sua famiglia, ma all’interno dell’intera comunità di Soverato e che troverà la sua pace tra le braccia del Padre celeste. “La morte di Simona – ha detto il sacerdote – non è una porta che si chiude ma una finestra aperta sul paradiso”.
Una comunità che già durante la fiaccolata organizzata durante il pomeriggio del 29 agosto aveva manifestato il suo cordoglio, reso ancor più forte dalle parole del padre Alfio e del fratello Pietro, i quali hanno chiesto alle istituzioni di non lasciare sola Simona, perché non si può morire in maniera così cruenta semplicemente facendo una passeggiata in un parco pubblico. “La mia amata figlia Simona è venuta a mancare su questa vita terrena – ha detto il padre – il mio dolore è immenso come se avessero esportato metà del mio corpo. Simona, pura come l’acqua di fonte, solare come l’alba e il tramonto, sorridente e scherzosa come una bambina”.
Una fiaccolata non autorizzata, a causa delle normative anti covid, ma che ha visto, comunque, tante persone aggregarsi in maniera rispettosa. Le indagini, in effetti, sono ancora in corso, per verificare le responsabilità dell’accaduto.
La cerimonia solenne si è chiusa con la lettura delle parole che la stessa Simona aveva scritto al padre, in occasione del Natale, per lasciare impresso su carta tutto il suo amore per lui e con il toccante intervento di Pietro, il fratello gemello (GUARDA IL VIDEO).
La salma è stata trasportata presso il cimitero della città, dove Simona riposerà in eterno, dopo essere stata accompagnata da palloncini bianchi lanciati in cielo dai suoi più cari amici dietro le note della canzone “Halleluja”. L’addio a una ragazza serena, cresciuta nell’amore.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA