Nicola Gratteri
2 minuti per la letturaCATANZARO – Blitz antidroga messo a segno alle prime luci dell’alba, in tutto il territorio della provincia di Catanzaro, dai Carabinieri della Compagnia di Soverato (CZ) e del Comando Provinciale di Catanzaro.
Gli uomini, circa 200, impegnati nell’operazione hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, le indagini sono state coordinate anche dal Procuratore Aggiunto della Repubblica, Vincenzo Luberto, e dai Sostituti Procuratori, Debora Rizza e Alessandro Prontera.
(GUARDA L’ELENCO DELLE PERSONE RAGGIUNTE DALL’ORDINANZA CAUTELARE)
Nello specifico, i reati contestati a vario titolo alle persone coinvolte nel blitz sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed estorsione, in particolare, l’operazione coinvolge 25 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’essere composta da più di dieci associati e da soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.
L’inchiesta, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Soverato con il supporto delle Stazioni Carabinieri di Gasperina e Davoli, è stata avviata nell’estate del 2016 a seguito dell’analisi di alcune attività anti-droga eseguite nel corso di ordinari servizi di controllo del territorio.
Le indagini hanno permesso di documentare la gestione organizzata dell’attività di spaccio (cocaina, hashish e marijuana) da parte del sodalizio nei comuni di San Sostene, Davoli, Montepaone e Gasperina, tutti comuni in provincia di Catanzaro.
Il leader del gruppo è stato identificato dagli inquirenti in Domenico Procopio, allo stato ritenuto reggente della cosca di ‘ndrangheta Procopio–Mongiardo.
«Lo stesso, tramite i propri adepti – sostengono gli inquirenti – manteneva costanti contatti con soggetti riconducibili alle cosche Strangio di San Luca e Gallace di Guardavalle, funzionali all’approvvigionamento di stupefacente. È stato inoltre accertato l’impiego di parte dei proventi illeciti per il sostentamento di detenuti per associazione di tipo mafioso, appartenenti alla menzionata cosca di ‘ndrangheta Procopio-Mongiardo, reclusi in diversi istituti penitenziari del territorio nazionale. Nel corso delle indagini, sono state tratte in arresto in flagranza di reato ulteriori 12 persone, sequestrando oltre 7 chilogrammi di stupefacente di vario genere (cocaina, hashish e marijuana). Nella mattinata odierna, all’esito delle perquisizioni domiciliari, sono stati tratti in arresto due indagati, trovati in possesso di oltre 160 grammi di sostanze stupefacenti».
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