Immagini della rissa
3 minuti per la letturaLAMEZIA TERME – Nelle prime ore della mattinata personale del Commissariato di Lamezia Terme ha eseguito delle ordinanze cautelari nei confronti di 10 persone.
La prima ordinanza in materia cautelare è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme, Emma Sonni, su richiesta del Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e del Sostituto Procuratore Cianfarini, nei confronti di: Stefano Astorino, Giancarlo Mascaro, Francesco Gigliotti, Massimiliano Arzente, Luca Caruso, Salvatore Lanzo, Davide Scardamaglia, tutti giovani lametini.
In particolare Stefano Astorino è stato ritenuto responsabile dei reati di lesioni gravi, mentre tutti gli altri del reato di rissa.
Nei loro confronti è stato disposto l’obbligo di dimora con l’obbligo di far rientro nell’abitazione entro le ore 20 di ogni sera e di non allontanarsene prima delle ore 7.
Le misure cautelari sono state disposte in relazione ai fatti avvenuti a Lamezia Terme lo scorso 22 febbraio, allorché, intorno all’1:30 a Lamezia Terme, un giovane, è rimasto ferito alla testa dal lancio di uno sgabello in ferro sul marciapiede antistante al Pub Pizzeria “Proud Mary” a Lamezia Terme, corso Numistrano.
Le indagini svolte dal personale del Commissariato hanno permesso di accertare che nella tarda serata del 21 tre giovani, Francesco Gigliotti, Stefano Astorino e Giancarlo Mascaro si erano recati presso il “Proud Mary”, inaugurato nei giorni precedenti.
«Il gestore del locale – ricostruiscono gli inquirenti – avendo notato che i predetti avevano un atteggiamento poco consono, in quanto uno di loro si era tolto la maglietta ed era rimasto a dorso nudo, li aveva invitati ad andare via. Fuori dal locale, uno dei tre, Astorino Stefano, aveva scagliato uno sgabello in metallo contro un ragazzo, che, soccorso e trasportato al locale Pronto Soccorso dal padre, presente al momento dei fatti, era stato trasferito in prognosi riservata all’Ospedale Civile di Catanzaro. Da tale fatto scaturiva una vera e propria rissa che dall’esterno del locale arrivava fino al marciapiede opposto, nel corso della quale due gruppi contrapposti si fronteggiavano, colpendosi reciprocamente con violenza per cui due di loro riportavano anche delle lesioni».
Oltre al caso della rissa, inoltre, sempre stamani il Commissariato di Lamezia Terme ha dato esecuzione ad un’altra ordinanza cautelare disposta dal Gip Lamezia Terme, Rossella Prignani, su richiesta del Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e del Sostituto procuratore Frascino, nei confronti di: Diego Mastroianni e Concetto Trovato, entrambi posti agli arresti domiciliari; Davide Villella sottoposto invece all’obbligo di dimora con la prescrizione di far rientro nell’abitazione entro le ore 20:00 di ogni sera e di non allontanarsene prima delle ore 7:00. Perché i tre in concorso con Mirco Pagliuso, già detenuto nel medesimo procedimento penale, sono ritenuti responsabili di rapina ed estorsione; Diego Mastroianni e Concetto Trovato in concorso con Mirco Pagliuso ed altri minori sono ritenuti responsabili di lesioni personali gravi.
Le misure cautelari sono state emesse in relazione ai fatti accaduti nelle serate di sabato 26 gennaio e 2 febbraio allorché Pagliuso e Villella avevano preteso di non pagare le consumazioni effettuate presso un Pub Lametino. Il sabato successivo, 16 febbraio, il proprietario del locale aveva chiesto il pagamento delle consumazioni ed allora, Pagliuso , Mastroianni, Trovato ed altre persone lo avevano percosso con pugni al naso utilizzando anche sedie.
Con tale motivo personale del Commissariato lametino aveva arrestato, in flagranza di reato, Pagliuso.
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