L'auto dei docenti danneggiata dai tifosi del Catania
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Salgono a 47 i tifosi catanesi denunciati per l’aggressione ai professori scambiati per tifosi rivali (LEGGI LA NOTIZIA).
Il Questore di Catanzaro Amalia di Ruocco ha, infatti, emesso altri 26 “Daspo”, ossia provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive, ad altrettanti tifosi appartenenti al gruppi ultras della squadra del Catania Calcio, con durata che varia da 5 a 8 anni, dei quali 6 con obbligo di firma.
SCOPRI TUTTI I CONTENUTI SULL’OPERAZIONE TIFO SELVAGGIO
I provvedimenti sono scaturiti a seguito di ulteriori indagini svolte dalla Digos di Catanzaro in collaborazione con gli uffici di Catania, Matera e Messina, insieme al Commissariato di Lamezia Terme.
IL VIDEO DELLA VIOLENZA DAVANTI LA STAZIONE E LE FOTO DEGLI ARRESTATI
Le indagini hanno reso possibile identificare e denunciare in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, altri 26 sostenitori del Catania, destinatari anche di altrettanti provvedimenti Daspo. Gli stessi ultras etnei sono stati ritenuti responsabili, in concorso, dei reati dl violenza privata, danneggiamento aggravato. I tifosi, secondo la questura, «mediante l’utilizzo di furgoni ed autovetture lungo l’autostrada A2 SA-RC, dopo aver più volte intimato agli occupanti dell’autovettura in uso ai quattro professori ad arrestare la marcia, hanno tentato di sbarrare loro la strada, li hanno inseguiti e, giunti all’altezza della Stazione Ferroviaria di Lamezia Terme, li hanno aggrediti con cinghie e bastoni, danneggiando l’autovettura, in concorso con gli altri 21 identificati in precedenza».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA