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C’è un secondo carabiniere, forestale, tra gli arrestati dell’Operazione Artemis: è accusato anche di concorso esterno in associazione mafiosa
LAMEZIA TERME – Avrebbe favorito il boss nel settore boschivo, ottenendo legname per gratuitamente e a prezzi di favore per lui e suoi parenti. E avrebbe consentito al boss anche il taglio boschivo senza autorizzazione. Nell’ambito dell’operazione “Artemis”, è finito in carcere anche Antonio Scicchitano, 53 anni, di Catanzaro, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, appuntato del Corpo Carabinieri Forestali (in servizio presso il Comando Stazione Carabinieri Forestali di Girifalco), quale “concorrente esterno”, in diretto contatto con i vertici dell’organizzazione criminale operante in Cortale, Maida e territori limitrofi (in particolare, con Domenico Cracolici, 53 anni.
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Il carabiniere forestale avrebbe instaurato con lo stesso uno stabile rapporto con reciproca disponibilità a prestarsi al presunto capocosca Cracolici che, in cambio, a titolo gratuito o comunque a prezzi di favore, consegnava al carabiniere quantitativi di legname per sé o per terzi a lui legati da rapporti di parentela o affinità.
ARTEMIS, CARABINIERE FORESTALE ACCUSA DI CONCORSO ESTERNO
Secondo le accuse, inoltre, Scicchitano avrebbe garantito alla presunta cosca “lo stabile asservimento della sua funzione di pubblico ufficiale agli interessi propri e della organizzazione criminale, da realizzarsi attraverso l’impegno permanente dello Scicchitano – scrivono nelle carte dell’inchiesta gli inquirenti – a compiere od omettere una serie indeterminata di atti ricollegabili alla funzione esercitata (connessi al controllo demandato ai Carabinieri Forestali sulle attività di taglio boschivo e commercio del legname così ottenuto), anche in contrasto con i doveri di ufficio, fornendo in modo sistematico protezione incondizionata alle attività di Cracolici, omettendo l’effettuazione di controlli ovvero svolgendo controlli previamente concordati con lo stesso Cracolici, ovvero ancora autorizzando a procedere con il taglio boschivo anche in assenza di autorizzazione”.
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