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Avrebbe modificato abusivamente i voti di alcuni studenti, indagata preside del liceo di Lamezia, indagati anche diversi altri docenti e un finanziere
LAMEZIA TERME – Terremoto al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia, tra i più importanti istituti scolastici della città e non solo (recentemente considerata la migliore scuola della Calabria secondo l’indagine Eduscopio). La preside Teresa Goffredo, 58 anni (prima sospesa dall’ufficio scolastico regionale e poi riammessa in servizio dopo un ricorso) residente a Vibo Valentia, docenti (tutti in servizio al liceo Scientifico), un avvocato e un finanziere “spione” sono destinatari di un avviso conclusioni indagini firmato dal pm Domenico Assumma della Procura distrettuale di Catanzaro.
Alterazione dei voti con accesso abusivo a un sistema informatico, falso ideologico e materiale, ma anche maltrattamenti a diversi docenti (che hanno sporto denuncia facendo scattare le indagini) le accuse contestate a vario titolo. Al finanziere, Renato Molinaro, 56 anni, di Serrastretta, viene contestato di aver preso informazioni sui procedimenti penali instaurati dalla Procura di Lamezia, utilizzando il proprio account del sistema informatico essendo il finanziere in servizio alla pg della Procura della Repubblica.
INDAGATA PRESIDE LICEO DI LAMEZIA TERME, LE ACCUSE
La preside Goffredo, è accusata di abuso di potere introducendosi, più volte, abusivamente nel sistema informatico del registro elettronico, apportando modifiche ai voti di diversi alunni in varie materie. Analoghe accuse ai docenti indagati: Maria Rosaria Rocca, 48 anni, di Lamezia, Giovanbattista Chirillo, 51 anni, di Lamezia, Anna Rosa, 64 anni, di Lamezia, Marietta Paola Veltri, 42 anni di Paola, Pasqualina Bagnato, 61 anni, di Lamezia. Alle docenti Giuseppina Anania, 63 anni, di Lamezia e Maria Piera Adamo, 63 anni, di Lamezia, la procura contesta di aver formato, più volte, falsi fogli di presenza relativamente alle attività di miglioramento dell’offerta formativa.
La preside per queste due ultime docenti avrebbe documentato falsamente un compenso complementare. La preside avrebbe anche maltrattato alcuni docenti, definiti “dissidenti”, assumendo – secondo le accuse – condotte persecutorie nei confronti di tre docenti. In particolare, durante un collegio dei docenti, avrebbe denigrato pubblicamente il professore che non condivideva l’operato della dirigente scolastica Goffredo, con frasi irridenti come “Ma cosa sta dicendo?”, “Voi lo capite?”, “Non si capisce quando parli”, “come al solito lei è un ignorante”.
Accuse pesanti per il maresciallo della Finanza, responsabile sezione pg della Procura di Lamezia, il quale si sarebbe introdotto abusivamente con il proprio account al sistema informatico della cognizione penale, protetto da misure di sicurezza, effettuando consultazioni sui procedimenti penali della stessa vicenda con il concorso, in qualità di istigatori o determinatori, dei coniugi Carlo Luigi Isabella (indagato) avvocato, e la moglie Piera Maria Adamo (tra i docenti indagati).
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