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La spiaggia del Cool Bay di Gizzeria

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Parzialmente accolto il ricorso cautelare al Tar, il Cool Bay di GIzzeria potrà riaprire al pubblico con l’unico limite di non poter organizzare eventi, la decisione finale attesa per il 3 luglio


LAMEZIA TERME – Per il momento il Cool bay di Gizzeria può riaprire il bar, il ristorante e lo stabilimento balneare, ma non può organizzare eventi. Il Tar, infatti, accogliendo in parte il ricorso cautelare, ha sospeso fino all’udienza del 3 luglio prossimo la revoca delle licenze del bar, del ristorante e dello stabilimento balneare. Unica esclusione l’organizzazione degli eventi di pubblico spettacolo e/o trattenimento di qualsiasi natura e/o riunione a scopo di divertimento (danzanti concerti).

Questo stabilisce il decreto del presidente della prima sezione del Tar Calabria, Giancarlo Pennetti. Decisione assunta in merito al ricorso del legale rappresentante del Cool Bay srl, rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Luisa Cimino, contro l’ordinanza del Comune di Gizzeria che aveva revocato le licenze del bar, del ristorante e dello stabilimento balneare di località “pesce e anguille” di Gizzeria lido, in cui sono state accertate violazioni, e per abuso nella conduzione da parte del titolare.

LA DECISIONE DEL COMUNE SULLA REVOCA DELLE LICENZE AL COOL BAY DI GIZZERIA

L’ordinanza di revoca delle licenze emanata dal Comune di Gizzeria nei confronti del rinomato stabilimento della costa lametina “Cool Bay”, tra i più noti locali non solo del lametino ma anche della Calabria, era giunta dopo che nel pomeriggio del 25 aprile scorso, all’interno dello stabilimento, si è svolto un evento senza autorizzazione a cui partecipavano attivamente 2000 persone, (come già accaduto in altre occasioni, tra cui un evento con Cristiano Malgioglio si leggeva nell’ordinanza).
Il Tar ha considerato che “per effetto dell’atto impugnato la struttura turistica istante subisce danni economici importanti alla propria attività in considerazione del periodo estivo e delle prenotazioni già pendenti”.

Ha ritenuto, pertanto, di “doversi contemperare – da qui alla udienza camerale di trattazione della domanda cautelare ordinaria del 3 luglio prossimo – le esigenze di sopravvivenza dell’impresa con gli interessi pubblici implicati nell’organizzazione degli eventi di pubblico spettacolo e/o intrattenimento (cui l’istruttoria procedimentale è interamente dedicata) mediante sospensione dell’atto impugnato limitatamente alle licenze inerenti il bar, il ristorante e la conduzione dello stabilimento balneare. Con esclusione pertanto dell’organizzazione degli eventi di pubblico spettacolo e/o trattenimento di qualsiasi natura e/o riunione a scopo di divertimento (danzanti, concerti)”.

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