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LAMEZIA TERME – Rinviati a giudizio dal gip di Catanzaro, Arianna Roccia (prima udienza con rito ordinario davanti al tribunale di Lamezia il 6 febbraio 2024) 12 imputati, mentre altri 39 saranno giudicati con il rito abbreviato davanti al gup di Catanzaro il 27 gennaio 2024.

Così si è pronunciato il gip di Catanzaro, dopo aver respinto tutte le eccezioni preliminari, nei confronti degli imputati coinvolti a febbraio scorso nell’inchiesta “Svevia” coordinata dalla Dda che ha portato all’arresto di 46 persone (40 in carcere, 6 ai domiciliari mentre per 3 il gip dispose l’obbligo di presentazione alla Pg).

Le indagini (coordinate dei pm Elio Romano e Chiara Bonfadini, furono eseguite dal Nucleo Operativo e Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Lamezia guidati rispettivamente dal tenente Rosario Marzullo e dal maresciallo Vito Margiotta, dirette dal Comandante del Gruppo, capitano Valentino Luce, sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, allora alla guida del procuratore Nicola Gratteri), smantellarono una presunta organizzazione dedita allo spaccio di droga, fortemente radicata nel quartiere Capizzaglie di Lamezia e al cui vertice ci sarebbe stato Antonio Galiano della cosca Giampà, con saldi canali di approvvigionamento che dal Reggino, passando da San Luca e Rosarno, si spingevano fino alla Capitale grazie alla collaborazione con il clan dei Casamonica.

Il sodalizio poteva contare anche su di un’ampia disponibilità di armi, circostanza emersa in più di una occasione nel corso delle indagini, allorché emergeva come gli accoliti disponessero di un vero e proprio arsenale. I ruoli di promotori e organizzatori sarebbero stati riconosciuti a Giorgio Galiano, che sfuggì a un agguato mafioso nel 1997, ritenuto dominus assoluto del sodalizio, il quale – stando alle accuse – dettava direttive ai propri figli Antonio e Angelo di 33 anni.

Un contesto che emerse dalle migliaia di intercettazioni. Con il rito ordinario saranno giudicati Carmela Alfieri di Roma, 38 anni, Giorgio Galiano, 69 anni, Pasquale Gigliotti, 42 anni, Salvatore e Vincenzo Iannelli di 24 e 53 anni, Angelo e Maurizio Lupparelli, entrambi di Roma, di 44 e 40 anni, Antonio Mauro, 33 anni, Francesco Muraca, 44 anni, Raffaele Scalise, 46 anni, Saverio Torcasio “il geometra”, 37 anni e Marco Cosentino, 35 anni.

Hanno scelto invece di essere giudicati con il rito abbreviato: Damiano Amato, 41 anni, Lamezia; Daniele Amato 31 anni, Lamezia; Giuseppe Ammendola, 40 anni, Lamezia; Alessandro Berlingeri, 30 anni, Lamezia; Fabrizio Berlingeri 35 anni, Lamezia; Gabriella Berlingieri, 48 anni, Damiano Berlingieri, 40 anni, di Lamezia; Sandro Bevilacqua, 39 anni, Lamezia; Tommaso Boca, 33 anni, Lamezia; Caterina Butruce, 54 anni, Lamezia; Bruno Cappellano, 55 anni, Catanzaro; Maria Giovanna Curcio, 34 anni, Lamezia; Pietro Giovanni D’Agostino, 41 anni, Lamezia; Salvatore D’Agostino, 36 anni, Lamezia; Angela Franceschi, 36 anni, Lamezia; Angelo Galiano 43 anni, Lamezia; Angelo Galiano 33 anni, Lamezia; Antonio Galiano, 45 anni, Lamezia; Francesco Galluzzi, 29 anni, Lamezia; Antonio Giampà, 41 anni, Lamezia; ; Georg Hans Holzausen, 28 anni, Lamezia; Andrea Salvatore Licari, 33 anni, Soverato; Yuti Lupparelli, 34 anni, Roma; Battista Onorato, 40 anni, Lamezia; Antonio Palermo, 23 anni, Lamezia; Gianluca Paradiso, 27 anni, Lamezia; Antonio Perri, 36 anni, Lamezia; Marco Perri, 29 anni, Lamezia; Carlo Sacco, 27 anni, Lamezia; Filippo Sacco, 32 anni, Lamezia; Eugenio Torcasio, 33 anni, Lamezia; Ugo Torcasio, 66 anni; Antonio Ventura, 39 anni, Lamezia, Alexandra Arcuri, 25 anni, Lamezia; Gabriella Berlingeri, 47 anni, Lamezia; Vincenzo Cristiano, 29 anni, Soveria Mannelli; Valentina De Vito, 35 anni, Lamezia; Pasquale Mete, 37 anni, Lamezia.

La posizione di Federico De Vito, 27 anni, inoltre, è stata stralciata e trasferita alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per competenza e le posizioni di Armando e Damiano Berlingieri, di 54 e 40 anni, sono state trasferite alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme per competenza.

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