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Venti rinvii a giudizio disposti dal gip Francesco De Nino in relazione al giro di aste truccate al tribunale di Lamezia Terme
LAMEZIA TERME – Venti rinvii a giudizio disposti dal gip del tribunale di Lamezia Francesco De Nino su richiesta del pm Santo Melidona. Prima udienza davanti al tribunale collegiale di Lamezia fissata per il 9 maggio prossimo.
Dopo la chiusura indagini ad aprile 2021, il pm a maggio 2022 aveva chiesto il processo per 22 imputati, coinvolti, a vario titolo, nell’operazione “Asta la vista – Nomos”. Operazione che fece luce, ad aprile 2019, su un presunto meccanismo illecito che avrebbe condizionato per oltre un decennio le aste giudiziarie del tribunale di Lamezia.
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ASTE GIUDIZIARIE TRUCCATE A LAMEZIA, I NOMI DELLE PERSONE RINVIATE A GIUDIZIO
Dovranno affrontare il processo:
- Ruocco Pantaleo, 67 anni, ufficiale giudiziario al tribunale di Lamezia (difeso dall’avvocato Luca Scaramuzzino). Rinviato a giudizio solo per un capo d’imputazione (prosciolto “perché il fatto non sussiste” per altri 20 capi d’accusa, per un altro capo è stato disposto anche il dissequestro di beni),
- Raffaele Calidonna, 60 anni (prosciolto per due capi d’imputazione)
- Sara Calidonna, 33 anni (prosciolta per un capo d’imputazione),
- Rosa Giampà 44 anni,
- Fabiana Aiello 39 anni,
- Carlo Caporale 59 anni,
- Elia Anania 42 anni,
- Giuseppe Benincasa 60 anni,
- Antonio Iannazzo 65 anni,
- Vincenzo Iannazzo 32 anni,
- Chiara Caporale 29 anni,
- Attilio Floro 40 anni,
- Antonio Trovato 49 anni,
- Francesco Trovato 24 anni,
- Francesco Notaris 52 anni,
- Adele Benincasa 58 anni,
- Gianfranco Caporale 59 anni,
- Chiara Caporale 27 anni,
- Augusta Maria Franzè, 30 anni
- Giancarlo Franzè, 63 anni.
Il gip ha anche disposto lo stralcio delle posizioni di Raffaele Calidonna, Sara Calidonna, Francesco Notaris, 52 anni, Elia Anania, Massimo Sereno, 56 anni, Antonio Benincasa, 27 anni, limitatamente ai reati per cui interviene pronuncia nel dispositivo di sentenza.
PROSCIOLTI MA SOLO IN PARTE ALTRI 5 INDAGATI
Prosciolti “perché il fatto non sussiste” limitatamente a un capo d’imputazione Raffaele Calidonna, Sara Calidonna, Francesco Notaris, Elia Anania e Massimo Sereno. Per un altro imputato il reato è stato dichiarato estinto perché deceduto.
Un altro traguardo, dunque, per l’inchiesta della Procura in cui rimasero coinvolti anche altri 16 indagati (erano state 86 le persone complessivamente coinvolte) a giugno 2021, per i quali, come si ricorderà, dopo oltre due anni di distanza dal blitz della Guardia di Finanza (scattato ad aprile 2019), su richiesta del pm Santo Melidona, erano state archiviate le loro posizioni (in particolare di cancellieri del tribunale, avvocati e commercialisti che erano stati accusati di turbativa d’asta e di altri gravi reati asseritamente commessi nell’esercizio delle loro funzioni, tanto da essere stati sottoposti a misure cautelari personali, detentive e interdittive su disposizione dello stesso gip che poi condivise la richiesta di archiviazione del pm dopo che ad aprile 2021 il pubblico ministero stesso aveva emesso l’avviso conclusioni indagini per i 22 indagati per i quali era stato chiesto il processo).
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